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Sabato 29 Maggio 2010
Ca' d'Industria: rivolta dei nonni
per la carne servita a tavola
Como: ancora tensioni e proteste. i. All'ora di pranzo, stando alle testimonianze di chi era presente, sarebbe stata servita carne «maleodorante», giudicata da molti «immangiabile». Il caso è finito anche in consiglio comunale
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Sul fatto che qualcosa non sia andato per il verso giusto, giovedì a mezzogiorno, ci sono comunque pochi dubbi. L'odore delle costine preparate per gli ospiti ha disgustato i presenti e, una volta giunti sul posto, gli stessi responsabili di Ca' d'Industria avrebbero espresso più di una perplessità. Da Milano, come detto, sono stati chiamati a rapporto anche i dirigenti della Fms. Non sono arrivati, invece, i Nas, ma soltanto perché gli ospiti – uno di loro aveva già in mano un bigliettino con il numero di telefono – si sono convinti a soprassedere. «Ma - hanno detto - sarà l'ultima volta». Le polemiche sulla qualità del cibo servito nelle strutture della casa di riposo, peraltro, sono già state sollevate a più riprese dai familiari degli anziani e dai consiglieri comunali di minoranza, che parlano da tempo di un peggioramento scattato proprio dopo l'affidamento del servizio di preparazione pasti a una società esterna. «Mi hanno riferito che oggi (giovedì, ndr), a Villa Celesia, sono state portate in tavola delle costine, cosa che già mi lascia a dir poco perplesso - ha sottolineato Bruno Magatti nell'aula di Palazzo Cernezzi - Ma erano costine talmente maleodoranti che c'è stata una rivolta. Sono stati chiamati i rappresentanti di Ca' d'Industria, che hanno raggiunto la struttura e non hanno fatto altro che constatare il problema. Poi hanno chiamato i rappresentanti della società che fornisce il servizio e anche loro hanno verificato». Magatti ha aggiunto un ulteriore dettaglio: «Questo episodio segue quello di mercoledì sera, quando, alla prevista cena con bastoncini di pesce, tra l'altro già serviti la sera prima, è stato proposto come alternativa del salame e della mozzarella. Lo accettiamo? Io dico che non possiamo stare a guardare. E penso che gli ospiti e i familiari avrebbero dovuto chiamare direttamente i Nas, hanno sbagliato a non farlo». Il numero uno della fondazione, Domenico Pellegrino, ieri ha replicato: «Se qualcosa non funziona, i responsabili sono i cuochi. E non sono cambiati, dopo l'assegnazione dell'appalto. Sono sempre gli stessi. Probabilmente la carne non era molto cotta, so che qualcuno si è lamentato. Ma - ha aggiunto - continuiamo a mantenere alta l'attenzione sulla qualità, anche in questo caso i dirigenti sono intervenuti subito per verificare. A breve, peraltro, si costituirà l'apposita commissione, che rappresenterà un'ulteriore garanzia»..
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