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Mercoledì 02 Giugno 2010
Delitto Arrighi, il suocero
in cella fino ad agosto
I giudici hanno respinto l'istanza di arresti domiciliari per Emanuele La Rosa, in cella con l'accusa di aver aiutato il genere a occultare l corpo di Giacomo Brambilla
Il no alla attenuazione della misura è arrivato dal giudice Nicoletta Cremona: l'avvocato Giuseppe Sassi aveva chiesto non una scarcerazione ma una conversione della custodia, in regime di arresti domiciliari, ritenendo che fossero venute meno le esigenze cautelari iniziali. Non c'è stato nulla da fare.
L'indagine è ormai agli sgoccioli e, nell'insieme, il quadro è chiaro: alla fine Arrighi sarà accusato formalmente di omicidio volontario probabilmente aggravato dalla premeditazione (non dai futili motivi), mentre suo suocero resterà inchiodato al concorso nella distruzione della salma di Brambilla.
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