Olgiate: dopo 34 anni
il prevosto lascia la parrocchia

Don Lorenzo Calori l'ha annunciato ai fedeli, nella chiesa di Somaino che lui stesso fece costruire. Un applauso di ringraziamento ha accolto la notizia, prevedibile, considerata l'età del parroco, 82 anni a novembre, ma finora rinviata

f.angelini

OLGIATE COMASCO Il prevosto don Lorenzo Calori lascerà la parrocchia, dopo trentaquattro anni. L'ha annunciato ai fedeli, nella chiesa di Somaino che lui stesso fece costruire. Un applauso di ringraziamento ha accolto la notizia, prevedibile, considerata l'età del parroco, 82 anni a novembre, ma finora rinviata. «Il vescovo mi ha invitato a lasciare l'incarico a un prete più giovane, ho accettato - conferma don Lorenzo - Andrò a Como a San Fedele, insieme a mio fratello, che ha undici anni meno di me; fratello di sangue e di sacerdozio, siamo sempre andati d'accordo, spero di trovarmi bene. Non sono a conoscenza di chi sarà il mio sostituto, ma penso che l'ingresso del nuovo prevosto avverrà al massimo entro l'inizio del nuovo anno liturgico. Ero arrivato il 2 ottobre del 1976». Milanese di nascita, fu ordinato sacerdote nel '52; per quattordici anni, dal '52 al '66, vicario a Menaggio, quindi parroco della parrocchia di San Giorgio a Colico per dieci anni e poi, dal '76, prevosto a Olgiate. Nel lasciare la comunità che ha guidato per tanti anni: «C'è tristezza - ammette don Lorenzo - Ho vissuto trentaquattro anni a Olgiate, è chiaro che ci abbia messo non solo un po' di intelligenza, ma anche di cuore. Non è un semplice mestiere». Nel libro dei ricordi scorrono tanti volti e immagini. Grande appassionato di montagna, per anni ha accompagnato i ragazzi dell'oratorio in campeggio: «Sto battezzando già qualche bambino di cui ho battezzato i genitori. Con me sono venuti in tenda e in montagna quelli che allora erano bambini e adesso sono padri di famiglia. Olgiate è diventata la mia casa, ma a un certo punto anche se la salute tiene è sempre una condizione fisica di un ottantaduenne. Occorrono forze nuove; l'avevo già detto anni fa quando, compiuti settantacinque anni, rassegnai le mie dimissioni, adesso è giunto il momento». E pensare che quando fu nominato parroco di Olgiate conosceva a malapena il paese: «Mi ci aveva portato nel '38 una mia zia che, insieme con il fidanzato, partecipava a un congresso eucaristico. Non avevo ancora dieci anni quando venni per la prima e unica volta a Olgiate, prima del mio ingresso in parrocchia nel '76. Mi scelse monsignor Teresio Ferraroni, ricordo che mi disse in dialetto: “Tu vai, se non va bene puoi dare la colpa a me”. Ha avuto molta fiducia in me, forse più di quella che meritassi». A consuntivo del lungo ministero pastorale il bilancio è positivo: «È una comunità parrocchiale con una grossa volontà di partecipazione. Quando in occasione della visita pastorale il vescovo ha espresso il desiderio di incontrare la comunità apostolica, pensavo fossero un centinaio, alla fine erano in trecento. La volontà di partecipazione è frutto del Concilio e anche di chi mi ha preceduto, don Anacleto Brachetti».

Homepage / Olgiate e Bassa Comasca

Giovedì 03 Giugno 2010

Olgiate: dopo 34 anni
il prevosto lascia la parrocchia

f.angelini

Sezioni

Settimanali

Territorio

Sport

Chi Siamo

Servizi

Homepage / Olgiate e Bassa Comasca

Giovedì 03 Giugno 2010

Olgiate: dopo 34 anniil prevosto lascia la parrocchia

f.angelini

Olgiate: dopo 34 anni
il prevosto lascia la parrocchia