Crisi, sono raddoppiate
le famiglie in difficoltà

Sono sempre più in rosso i conti delle famiglie comasche. In un solo anno sono raddoppiati i nuclei costretti a chiedere aiuto al banco di Solidarietà per potersi procurare generi alimentari

COMO La crisi c'è e si fa sentire. Chi ama i toni rassicuranti per nascondere le difficoltà anche della nostra provincia forse non ha parlato con le famiglie che non ce la fanno neppure a garantirsi la spesa. Sono sempre di più i nuclei che a Como sono costretti a chiedere aiuto al Banco di Solidarietà: lo scorso anno erano poco meno di un centinaio, oggi sono 220 le famiglie che ricevono ogni due settimane il pacco contenente generi alimentari distribuito dal Banco. In totale sono oltre 500 le persone costrette a ricorrere alla spesa gratis: colpa della crisi, che ha mandato in rosso i conti dei comaschi.
A lanciare l'allarme è stato il presidente del Banco di Solidarietà Marco Mazzone: «I dati e le iniziative lievitano di continuo, ma sappiamo che il nostro impegno non potrà mai risolvere i problemi e i disagi».
La maggior parte dei prodotti distribuiti alle famiglie bisognose provengono dalla "spesa solidale" legata alla Colletta alimentare di novembre, ma le iniziative fioriscono come il progetto "famiglie solidali", che favorisce un sistematico recupero di alimenti presso privati, scuole, parrocchie e supermercati, e "donacibo", che quest'anno ha mobilitato oltre 16mila alunni comaschi in 90 scuole del Comasco.

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