Lurago d'Erba e Lambrugo:
i progetti del nuovo parroco
Don Carlo Leo, dopo le celebrazioni di ingresso esprime le sue impressioni e delinea le linee-guida della sua pastorale. «È davvero una sfida alta quella che mi aspetta, ma confido nell' aiuto del Signore e di queste due splendide comunità»
Don Carlo, nativo di Beverate di Brivio, è stato ordinato sacerdote nel 1994 e per quattordici anni è stato vicario parrocchiale a Uboldo (Varese), dove ha seguito in particolar modo l'oratorio ed è stato insegnante alle scuole medie.
Ora, che è chiamato a gestire questi due paesi che insieme contano circa ottomila abitanti, non nasconde l'apprensione per il compito che si trova davanti: «È davvero una sfida alta quella che mi aspetta, ma confido nell' aiuto del Signore e di queste due splendide comunità».
Ci tiene poi molto a sottolineare delle coincidenze, nelle quali vede la mano della divina provvidenza: «Io fui chiamato Carlo, in ricordo del vecchio parroco del mio paese, che era nativo di Lurago e ora divento parroco del suo paese natale: davvero un fatto singolare», commenta stupito il sacerdote. Il periodo estivo sarà dedicato allo studio della programmazione per i prossimi anni e all'inizio di un percorso di affiatamento e di collaborazione tra le due parrocchie. Le linee guida sulle quali il sacerdote vuole condurre il suo ministero sono due: la centralità dell'eucarestia e della domenica e la visita ai malati. «Per me è fondamentale far riscoprire ai fedeli la bellezza dell'incontro domenicale con il Signore e l'importanza di recuperare il senso stesso della domenica cristiana. A questo va aggiunta la massima attenzione per chi soffre: cercherò per quanto mi è possibile di visitare spesso gli ammalati per star loro vicino».
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