Rapina e aggressione
Due ragazzi nei guai
Un italiano residente a Lurago D'Erba e uno di nazionalità albanese domiciliato a Inverigo, sono stati arrestati dai carabinieri di Costamasnaga. Michele Mondella, 23 anni e Orest Mitrushi, 25 anni sono ritenuti responsabili di un agguato ai danni di un giovane di Veduggio con Colzano (in provincia di Milano) lo scorso 13 febbraio
Michele Mondella, 23 anni e Orest Mitrushi, 25 anni, sono stati trasferiti al carcere di Lecco in quanto ritenuti responsabili di un'aggressione a scopo di rapina ai danni di un giovane ai danni di un giovane di Veduggio con Colzano (in provincia di Milano) lo scorso 13 febbraio. I militari, al termine di una lunga indagine, hanno eseguito nei giorni scorsi l'ordinanza di custodia cautelare in carcere dei due giovani.
Tutta la vicenda aveva preso il via da un pestaggio che si era verificato la notte del 13 febbraio in un bar a Nibionno (in provincia di Lecco), dove un 22enne milanese aggredito e rapinato del telefono cellulare e un bracciale d'oro da un gruppo di quattro giovani, fra italiani e albanesi. La vittima, nonostante avesse riportato ferite di una certa gravità (i medici dell'ospedale di Carate Brianza lo avevano giudicato guaribile con una prognosi di 12 giorni) non aveva denunciato il fatto ai carabinieri ma aveva minacciato di farlo quando si era recato a Inverigo, in un bar, dove aveva incontrato due dei quatto suoi aggressori: Oret Mitrushi e Michele Mondella. A quel punto i due giovani avevano riconsegnato alla vittima il telefono cellulare, ma con lo schermo danneggiato e malfunzionante ma non il braccialetto d'oro, che la vittima aveva notato al polso di Mondella.
A seguito delle indagini dei carabinieri di Costamasnaga riguardo all'aggressione e ad alcune testimonianze raccolte, i militari avevano ottenuto un decreto di perquisizione personale e nelle abitazioni dei due giovani: lo scorso 19 maggio nella casa di Michele Mondella a Lurago d'Erba veniva ritrovato il braccialetto d'oro che era stato rapinato. Nella casa i militari avevano recuperato anche alcune munizioni e grammi di hashish e marijuana, elementi per cui era stato denunciato in procura a Como.
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