Nuovo Sant'Anna, San Fermo:
protremmo bloccare il trasloco

Il sindaco Pierluigi Mascetti minaccia la mancata autorizzazione al trasferimento dell'ospedale Sant'Anna se, prima, non dovesse essere raggiunto un accordo sulla questione aperta da tempo relativa ai problemi anagrafici, alla registrazione de bambini nati nella struttura

SAN FERMO Arriva addirittura a ipotizzare la mancata autorizzazione al trasferimento dell'ospedale Sant'Anna se, prima, non dovesse essere raggiunto un accordo sulla questione aperta da tempo relativa ai problemi anagrafici, alla registrazione de bambini nati nella nuova struttura.
Il sindaco Pierluigi Mascetti ha esposoto le proprie ragioni al prefetto Michele Tortora, Nell'incontro, svoltosi nella mattinata di lunedì, il primo cittadino di San Fermo ha messo al corrente il prefetto della situazione in cui si trova rispetto alla questione anagrafica. Le pratiche di trascrizione degli atti di nascita e di morte, quelle di affido e quanto relativo all'espletamento della burocrazia mettono una pesante ipoteca sull'apertura del nuovo ospedale.
«Se non si arriva a una convenzione con Como - dice Mascetti - sarò costretto, mio malgrado, a non acconsentire al trasferimento nella nuova struttura». Il sindaco pretende che sia rispettato l'accordo di programma nel quale si legge: «Il comune di Como si fa carico di continuare ad espletare tutte le formalità per le nascite e le morti avvenute nel nuovo ospedale e a non far gravare su San Fermo della Battaglia oneri di sorta per tali procedure e per tutti gli oneri in genere derivanti dalla gestione (affidi, servizi sociali, etc...)».
Il prefetto Michele Tortora chiede che ci sia massima disponibilità e collaborazione e il sindaco del piccolo paese alle porte di Como ribadisce che «nonostante le aggressioni verbali e gli insulti che in questi ultimi tempi mi sono stati indirizzati dal sindaco Bruni, da parte mia c'è tutta la disponibilità a risolvere il problema, fermo restando che i confini non si toccano».  Sui confini Mascetti non indietreggia nemmeno di un centimetro, forte dell'essere espressione di tutto il suo consiglio comunale, minoranza compresa. Il sindaco pone la questione sul piano del rispetto dell'accordo di programma e annuncia che il consiglio comunale di venerdì discuterà su un documento, espressione comune della volontà di far valere l'accordo sottoscritto dalle parti.

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