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Domenica 20 Giugno 2010
Raid notturno al Caio Plinio
Spezzato l'albero antimafia
Qualcuno ha spezzato il tronco del carpino bianco piantato a ricordo di Falcone e Borsellino nel cortile della succursale di via Rezia. Gli insegnanti, il sindacato di Polizia e il responsabile del progetto antimafia: «Non ci fermeranno pianteremo un albero ancora più alto e forte»
La professoressa Graziella Mattaliano, ideatrice del progetto sulla mafia, afferma: «È stato un atto doloso, compiuto in spregio di un valore inestimabile qual è la sacralità della vita, soprattutto di quelle giovani vite immolatesi per tutti noi». «Un atto molto grave - commenta Claudio Ramaccini, segretario generale aggiunto Cisl Como - e ancora tutto da decifrare. Speriamo che sia confinabile al vandalismo di qualche imbecille». Madonia assicura che «verrà piantumato un altro albero, più bello e più forte». Alessandro De Lisi, responsabile del programma nazionale antimafia Progetto San Francesco che sta portando avanti il progretto della prima scuola nazionale d'alta formazione contro la mafia, forse a Cermenate nella villa confiscata all'andrangheda dice: «Cernobbio è la capitale dell'economia. Como deve diventare la capitale della lotta contro la mafia. Se dovesse essere appurato che non si tratta di una ragazzata, ma di un atto intimidatorio di certo non ci spaventeremo e saremo in grado di piantare una foresta contro la mafia. E la nostra risposta sarà più dura perchè come abbiamo confiscato i beni alla mafia confischeremo alla mafia la forza di infiltrarsi negli appalti pubblici. Saremo durissimi nelle reazioni insieme alle forze dell'ordine e alla magistratura. Il gesto volgare di sradicare un albero in una scuola dimostra come sotto il colletto bianco della mafia lombarda continuano a nascondersi uomini rozzi, privi di cultura e vigliacchi».
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