La movida erbese
si sente assediata
Proteste per i controlli delle forze dell'ordine posizionati spesso e volentieri, quasi ogni fine settimana, alla rotonda di via Milano poco prima dell'intersezione con la Como-Lecco. Si rileva come questi diventino un disincentivo per la vita notturna
«I controlli sono dovuti e ormai i clienti sono consapevoli che ci sono e quindi debbono prestare maggiore attenzione a non abusare dell'alcool – spiega Pippo Mazzarotto tra i soci del Modà -. Però la frequenza e il loro posizionamento sempre nello stesso punto crea di certo un danno solo ad alcuni locali, portando un forte timore nei clienti».
Per Mazzarotto è proprio l'aspetto paura ad essere il più rilevante: «Non abbiamo nulla contro questi posti di blocco, ma è chiaro che inculcano un timore anche a chi ha bevuto poco. Con i limiti decisamente bassi il rischio è di non sentirsi sicuri neppure con un bicchiere, sorseggiato magari troppo vicino al momento dell'uscita. C'è a volte un terrore, anche ingiustificato, davanti a questa situazione. Ritengo poi che sia più giusto e logico spalmare i controlli su di un'area più ampia».
Concorde Alessandro, pr del Lady Caramel: «La particolarità è che i controlli sono sempre nello stesso posto, quasi tutti i sabati. Crea una preoccupazione nei clienti. Mi sembra poi logico rilevare che ci sia il rischio che le persone, consapevoli del posto di blocco, scelgano strade alternative». Per il primo cittadino Marcella Tili i controlli servono: «Assolutamente, ci vogliono e le forze dell'ordine in questi frangenti dimostrano una professionalità incredibile. Le sanzioni e le macchine sequestrate sono comunque in numero limitato. Sono ottomila all'anno le persone morte per incidenti stradali causati dall'uso di alcool e droghe, dobbiamo lasciare liberi i ragazzi di divertirsi, ma devono essere controllati».
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