Il "Bossi" del Canton Ticino:
gli svizzeri non vi vogliono

Il sìdei comaschi all'annessione alla Svizzera? «Nessuna sorpresa - dice Giuliano Bignasca, fondatore e leader della Lega dei ticinesi - Vedono che oltre confine le cose vanno meglio. Io ho in mente una Padania svizzera e sarei felice di poterla realizzare subito. Ma credo che i ticinesi non vi accetterebbero…»

COMO Il sì dei comaschi all'annessione alla Svizzera? «Nessuna sorpresa - dice Giuliano Bignasca, fondatore e leader della Lega dei ticinesi - Vedono che oltre confine le cose vanno meglio ed è giusto che vogliano cambiare. Io ho in mente una Padania svizzera e sarei felice di poterla realizzare subito. Ma credo che i ticinesi non vi accetterebbero…». Il risultato del sondaggio pubblico sul sito web de “La Provincia” (tre quarti dei votanti si dicono favorevoli al passaggio sotto le insegne rossocrociate) ha tenuto banco anche ieri, suscitando l'attenzione dei media italiani e svizzeri, che hanno dedicato al “caso” lanci d'agenzia, articoli e interviste radiofoniche. Ma l'eco della notizia è arrivato persino in Turchia, con il quotidiano “Hurriyet” che ha dato conto della vicenda. Tutto era nato da una mozione del deputato elvetico Dominique Baettig (poi bocciata), che proponeva di integrare alla Svizzera, come nuovi cantoni, le regioni della Valle d'Aosta e del Baden-Wurttemberg, oltre alle province di Como e Varese. L'agenzia Adnkronos, intanto, rilancia le dichiarazioni del sindaco di Como, Stefano Bruni («Sono orgoglioso di essere italiano e non vorrei mai diventare svizzero», aveva detto) e del leghista Matteo Salvini: «Il sondaggio conferma che o l'Italia diventa un paese federale oppure il nord, che sta soffrendo, avrà sempre più voglia di andarsene. E quella che adesso è una provocazione, potrebbe diventare qualcosa di più». Mentre il giornalista del settimanale L'Espresso, Gianfranco Turano, sul suo blog sceglie l'ironia: «I nuovi confini garantirebbero alla nazionale svizzera le prestazioni di alcuni ottimi giocatori, come il comasco Gianluca Zambrotta». «La Grande Svizzera può diventare una potenza del calcio mondiale».

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