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Giovedì 24 Giugno 2010
Un computer per i pasti
del nuovo ospedale
Como: settecento metri quadrati riservati ai servizi di ristorazione per i visitatori, altri 430 per i negozi. E poi una mensa per i dipendenti che somiglia a un vero ristorante e un sistema informatico per gestire il cibo destinato ai pazienti, a seconda delle esigenze
Per il pranzo e la cena dei lavoratori, infatti, è previsto un altro spazio, un self service strutturato a “isole”, in cui si troveranno primi e secondi piatti, una zona griglieria, dessert, contorni e insalatone. L'appalto, in questo caso, è stato vinto dalla Gsi (società del gruppo Camst), che si occuperà anche dei pasti per i degenti. È un'azienda comasca, che si occupa di ristorazione sanitaria, assistenziale e scolastica (gestisce tra l'altro il servizio per il gruppo Valduce e ha un centro di cottura a Montano che eroga i pasti per le scuole della zona).
Quanto ai pasti per le persone ricoverate, tutto è stato studiato nei dettagli: «Abbiamo lavorato un anno e mezzo - ha rimarcato Mentasti - per stendere il capitolato, non si può trascurare nulla, anche perché la qualità del cibo è la prima cosa percepita da un paziente». Coinvolta fin dall'inizio anche la responsabile del servizio infermieristico, Anna Michetti: «Abbiamo partecipato - ha detto - a più di 40 incontri per stabilire nel dettaglio il contenuto dei menù ma anche le modalità di presentazione del cibo, visto che il pasto resta un momento fondamentale, soprattutto per bambini e anziani». Ci sarà un vassoio personalizzato consegnato a letto e declinato a seconda delle esigenze del paziente e ai piatti che lui stesso ha scelto (il personale raccoglierà le prenotazioni con un palmare e un sistema informatico gestirà le richieste). Oltre a pranzo e cena, sono previsti colazione, merenda pomeridiana e bevanda calda serale per 470 degenti al giorno.
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