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Sabato 26 Giugno 2010
Como: pass per disabili
Altri tre imbroglioni
Ieri altro blitz della polizia municipale. Tra chi fotocopiava i permessi di altre persone anche una dipendente comunale. Bruni: <Controlli a tappeto>. Faverio: <Tolleranza zero>
Una delle due donne multate ieri dagli agenti della polizia locale, peraltro, è una dipendente di Palazzo Cernezzi. Nel suo caso, ma anche in quello dell'altra cittadina comasca smascherata, gli agenti hanno scoperto che il contrassegno esposto all'interno dell'auto (parcheggiata in viale Lecco, a pochi passi dalla sede del Comune) riportava il nominativo di un'altra persona.
Gli uomini della polizia locale, dopo aver individuato i tagliandi sospetti, hanno atteso che le proprietarie tornassero a prendere l'auto e hanno poi verificato l'utilizzo improprio del permesso esposto. Un comportamento che ha quindi fatto scattare, inevitabilmente, la sanzione da 38 euro e la decurtazione di 2 punti dalla patente. Le due donne, in base a quanto è stato possibile ricostruire, avevano lasciato la vettura in un posto delimitato dalle strisce blu, senza però pagare il dovuto al parcometro ed esponendo un pass per disabili che, in realtà, non avrebbero potuto esporre. Nel caso della dipendente comunale, per di più, il pass era fotocopiato e quindi rischia la denuncia.
Continua, dunque, la caccia ai furbi lanciata dai vigili in servizio proprio all'ingresso del Comune. E le proporzioni del fenomeno in città stanno diventando sempre più preoccupanti, almeno a giudicare dagli ultimi giorni. Basti pensare che ieri, nell'arco di poche ore, oltre alle due donne che utilizzavano in modo improprio il contrassegno, è stato multato (intorno alle 12,30) anche un terzo automobilista, un uomo che aveva occupato, pur essendo privo di qualsiasi pass, il posto riservato ai portatori di handicap situato esattamente di fronte al "gabbiotto" dei vigili. Un atteggiamento che ha lasciato di stucco gli stessi agenti. L'uomo, peraltro, ha reagito in malo modo alle contestazioni e inizialmente si è rifiutato di spostare l'auto, una potente e vistosissima berlina Mercedes.
Il malcostume, insomma, sembra dilagare in città e l'assessore comunale Maurizio Faverio (Lega) ieri ha chiesto un giro di vite, usando toni durissimi. Lo stesso sindaco, Stefano Bruni, ieri ha speso elogi per il lavoro degli agenti e li ha invitati a proseguire su questa strada anche nelle prossime settimane: «Bisogna insistere - sono le parole pronunciate dal primo cittadino - Andiamo avanti con controlli a tappeto».
Michele Sada
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