La rotta di collisione fra i 17 dipendenti del Comando di via Magni e l'amministrazione ha già ottenuto una prima sentenza del tribunale del lavoro di Como. Oggetto del contendere le ore di lavoro festivo infrasettimanale. «Che ci sono sempre state», fa presente il vicesindaco Claudio Ghislanzoni, con delega di assessore al personale. «Ma che non venivano pagate nei termini del contratto», ribatte Sergio Bazzea del Sulpm. La sentenza del Tribunale ha stabilito che il lavoro festivo infrasettimanale sia retribuito con una quota base, più due quote di indennità (provenienti da due dispositivi giuridici diversi); Palazzo Majnoni, invece, ne conteggiava solo una. Dopo questa prima vittoria in termini economici, la critica del sindacato punta il dito sulla distribuzione del lavoro, e soprattutto sull'uso degli straordinari.
«Purtroppo i dipendenti del comando erbese – spiega Sergio Bazzea - non sono favoriti da un'organizzazione del lavoro condivisa e tanto meno flessibile. I carichi di lavoro calano dall'alto, senza tener conto che esistono criteri nella distribuzione e nel toun over. Dovendo svolgere tante ore di festivo infrasettimanale, equiparato allo straordinario, è assai improbabile che rimangano risorse per coprire tutto il monteore straordinarie svolto».
In altri termini, la preoccupazione degli agenti è che il fondo economico per coprire i loro straordinari, potrebbe finire ben prima del 2010.
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