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Giovedì 15 Luglio 2010
I politici che non lavorano
ci costano 25mila euro
E' la somma accantonata dal Comune di Como, secondo una prassi consolidata, per "risarcire" i datori di lavoro delle ore di permesso chieste da assessori e consiglieri al fine di svolgere il loro incarico pubblico
Come dire che l'assessore alle politiche giovanili percepisce circa 2.500 euro lordi mensili per l'indennità di carica e in più, il Comune è tenuto a rimborsare il datore di lavoro di Faverio in permesso retribuito per le attività legate all'incarico pubblico. In sintesi: il cittadino paga due volte un assessore ed è la norma che lo consente.
Una norma che non riguarda solo l'assessore leghista, ma anche tre consiglieri dipendenti privati: Veronica Airoldi, Pdl; Stefano Rudilosso, Pdl; Mario Molteni, Lista Civica Per Como. I consiglieri ricevono attualmente gettoni di presenza per le sedute di consiglio e di commissione che porta l'indennità lorda mensile a circa 700 euro. Certo, non è grasso che cola per il singolo consigliere, che dedica al Comune il tempo libero. Ma è sul principio che i cittadini discutono e arrivano alla conclusione: la politica non è volontariato. Però, la norma è fatta apposta per consentire l'ingresso in politica a qualunque censo e non solo ai ricchi: la pubblica amministrazione si è data, perciò, l'obbligo di rifondere chi ha una propria attività. Infatti, ricevono l'indennità al 100% i consiglieri e gli assessori che svolgono un'attività autonoma; ricevono un'indennità ridotta in proporzione i consiglieri e gli assessori che sono lavoratori dipendenti, ma poiché sono in permesso retribuito, il Comune rimborsa il datore di lavoro, il quale non deve perderci per l'impegno politico dei propri dipendenti. In questo modo e in teoria, i pubblici amministratori andrebbero alla pari. Il datore di lavoro presenta l'elenco dei permessi retribuiti fino ad un massimo di 24 ore lavorative al mese, com'è scritto nella determina che riguarda Faverio ed «entro 30 giorni dalla richiesta documentata dal datore di lavoro, l'Ente provvede a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto per retribuzioni ed assicurazioni, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore». Per tutto il 2010, per l'assessore Faverio il Comune ha accantonato 8000 euro e si vedrà quanto dovrà rimborsare. L'anno scorso, ha liquidato in tutto 6.776 euro. Per i tre consiglieri, ha messo da parte 17.000 euro. Infatti, l'anno scorso, ha liquidato ai datori di lavoro dei consiglieri Airoldi, Molteni e Rudilosso una manciata di euro, 5955 in tutto.
Maria Castelli
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