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Giovedì 15 Luglio 2010
La Provincia chiede i danni
all'ex assessore Rinaldin
Villa Saporiti si è costituita parte civile nel processo che vede imputato l'attuale consigliere regionale del Pdl. Ma tre assessori - Mina, Mojoli e Polledrotti - non hanno partecipato alla riunione di Giunta in cui è stata votata la delibera
In una pagina, sono specificati tutti i motivi di un atto che forse non ha precedenti a Como e che non è solo giudiziario, ma apre pure questioni di tipo politico, secondo gli esperti. Gli stessi che hanno intravisto nel testo una mezza requisitoria. Per esempio quando si sono soffermati sulla seguente presa d'atto: «La gravità dei reati contestati a Gianluca Rinaldin è evidente ed ulteriormente comprovata dalla copiosa rassegna giornalistica raccolta nella quale l'immagine della pubblica amministrazione è stata lesa al punto da incrinare la credibilità, l'affidabilità e l'efficienza dell'Ente; l'entità del vantaggio economico contestato all'imputato, le dimensioni territoriali dell'Ente (anche in relazione alla sua attività di promozione turistica) e la notevolissima eco di stampa che i fatti oggetti del reato hanno avuto localmente e a livello nazionale sono tutti elementi certamente qualificanti la gravità del danno». Di più: «La normale attività lavorativa degli uffici è stata interrotta per molti mesi», sottolinea la delibera, poiché la Procura di Milano ha sottoposto a perquisizione l'assessorato e a sequestro penale l'intera documentazione inerente il «cosiddetto sistema turistico del lago di Como», nell'ambito di un'indagine «finalizzata all'accertamento di reati a danno di enti pubblici, realizzati mediante illecito utilizzo di contributi pubblici». Per questo, la giunta ha deliberato «l'azione civile per il risarcimento dei danni tutti causati alla Provincia di Como». Tre assessori, però, non erano presenti alla votazione della delibera e hanno tenuto a giustificare per iscritto la loro assenza: Mina in quanto avvocato difensore di Rinaldin, Polledrotti e Mojoli poiché convocati come testimoni.
Maria Castelli
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