I bimbi del Sant'Anna
saranno comaschi

Accordo raggiunto: è della città capoluogo la "paternità" dei neonati del nuovo ospedale. Termina così la lunga querelle con San Fermo sullo stato civile dei pazienti nati e morti al Sant'Anna

p.moretti

COMO Anagrafe del nuovo ospedale: è Como l'ufficio di stato civile competente a registrare nascite e morti nel Sant'Anna bis. L'accordo tra i sindaci Stefano Bruni, Pierluigi Mascetti e Mariangela Capuccino è stato raggiunto dopo mesi di conflitti e di scambi verbali anche accesi tra le amministrazioni di Como e di San Fermo. L'accordo è stato formalizzato in una lettera da consegnare al prefetto Michele Tortora che la trasmetterà al ministero degli Interni. E' l'avvocato Elia di Matteo che ha fornito il parere legale sulla controversa vicenda: l'anagrafe è tenuta dal Comune entro i cui confini si nasce e si muore. Praticamente tutti i reparti sono sul territorio di San Fermo della Battaglia: gli atti autorizzativi sono eloquenti, li collocano in via Ravona, nel Comune di Garibaldi, sala parto compresa. Ma l'avvocato Di Matteo ha trovato quello che sembra un cavillo e invece è storia e cronologia reale: l'ospedale Sant'Anna doveva interessare e coinvolgere tre Comuni, Como, San Fermo e Montano Lucino, quando fu configurato, nel 2000. Poi, è successo che «passando dalla scala programmatoria a quella esecutiva la struttura edilizia, per ragioni di carattere tecnico, geologico ed archeologico, veniva fisicamente posata nel territorio del Comune di San Fermo». E' stata spostata. C'è però un accordo di programma per la costruzione del nuovo ospedale, sottoscritto il 13 dicembre 2003 e se si legge bene, «emergono le funzioni, il ruolo e il compito assegnati da tutti gli altri enti istituzionali al Comune capoluogo, fra i quali quello di farsi carico degli oneri per l'espletamento di tutte le formalità per le nascite e per le morti».
Tutte queste premesse per arrivare al punto:«I sindaci dei Comuni di Como, Montano Lucino e San Fermo della Battaglia concordano nel rappresentare al prefetto la legittimità di individuare formalmente nel Comune di Como l'ufficio di stato civile competente».

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Giovedì 22 Luglio 2010

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