Homepage
Venerdì 23 Luglio 2010
Como: il mattone frena
e i mutui calano
In provincia di Como le concessioni sono scese del 6% con una media di 130 mila euro a richiesta. Insieme a Milano (-16%), il nostro è il territorio che ha fatto registrare la peggior performance
A rimarcare la difficoltà in cui riversa il mercato dei mutui casa sul Lario e in tutta Lombardia, i dati pubblicati da Kiron secondo cui l'andamento dei prestiti per l'acquisto delle abitazioni fa segnare, tra gennaio e marzo 2010, un calo del 4,2% rispetto allo stesso trimestre del 2009. Benché in lieve aumento, la variazione risulta essere peggiore rispetto all'andamento dell'area nord occidentale (+4%) e rappresenta l'unica variazione negativa, insieme alla Valle d'Aosta (-12%), registrata nel trimestre. Interessante anche gli importi erogati arrivati a 3milioni di euro, con una diminuzione di 132milioni rispetto allo stesso trimestre del 2009, un ammontare che colloca, comunque, la regione al primo posto per volumi erogati che rappresentano il 22,6% del totale di quelle nazionali con un importo medio del mutuo è pari a 132mila euro contro un importo nazionale pari a circa 123mila euro.
"La decisione di fare un mutuo - commenta Claudio Bocchietti, Presidente di Confedilizia - e quindi di acquistare una casa è una scelta non certo dell'ultimo momento, ma che risale ad almeno un anno prima; ritengo pertanto che il dato ancora negativo sia solo una coda della crisi del 2009. Sono piuttosto certo invece che la situazione stia migliorando e presto arriveranno i primi risultati. Il dato ora sconta una situazione pregressa."
E se a Como la situazione del mercato immobiliare non è delle migliori, negli altri capoluoghi lombardi si parla di un mercato in salute, lo confermano le erogazioni di Bergamo con un +15%, Brescia (+4%), Cremona (+29%), Lecco (+13%), Lodi (+57%), Mantova (+11%), Pavia (+6%), Sondrio (+7%) e Varese (+10%).
"La differenza - continua Bocchietti - è data anche dalla tipologia di economia delle diverse realtà. A Como il turismo e il manifatturiero, che hanno risentito pesantemente della crisi e che stanno vivendo un periodo ancora duro, non hanno contribuito ad una ripresa economica. A Cremona, dov'è stata registrare la variazione positiva più alta, il comparto dell'agricoltura, intorno al quale ruota l'economia, ha risentito meno delle contrazioni dei consumi."
A catalizzare ulteriormente l'attenzione della situazione complessiva ancora pesante il dato legato al mercato delle aste giudiziarie su immobili, in provincia di Como se ne contano 235 delle quali 44 solo sulla città. Procedure lunghe che sempre più spesso vanno a vuoto.
«E' una situazione che riflette un andamento di almeno due o tre anni prima tenendo conto dell'iter burocratico da seguire. Diciamo che è un quadro differente seppur pertinente. Sulla tempistica delle vendite invece bisogna porre attenzione sul prezzo peritale depositato dai tecnici che spesso è più alto rispetto a quello di mercato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA