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Domenica 25 Luglio 2010
Rubens, oggi cala il sipario
Biglietti gratis e fuochi d'artificio
Verso gli 85mila biglietti venduti. Gongola l'assessore Gaddi: «Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un evento che ha budget di gran lunga inferiori a quelli che altre capitali italiane dell'arte iniettano ogni anno in iniziative analoghe»
Costata circa un milione e mezzo di euro, «Rubens e i fiamminghi» è stata finanziata dal Comune di Como con 280mila euro: il resto lo ha garantito un folto parterre di investitori privati e, soprattutto, i biglietti (al costo di 9 euro) che, tirate le somme, hanno consentito di incassare più di 700mila euro: «È un dato - spiega l'assessore - che dice molto del "modello Como". La nostra è una sorta di produzione diretta che non ha costi di progetto... Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un evento che ha budget di gran lunga inferiori a quelli che altre capitali italiane dell'arte iniettano ogni anno in iniziative analoghe». Il programma odierno è fitto, per una sorta di «Gaddi's day» in cui l'assessore ai Grandi eventi tiene a sottolineare il piacevolissimo onere di regista, assunto, dopo quello di curatore, per pianificare nei dettagli anche lo spettacolo che alle 22.30 intratterrà tutti i visitatori che vorranno prendervi parte, gratuitamente, nel parco della villa: «Sarà l'occasione - dice il nostro - per offrire a tutti coloro che lo desiderano lo spettacolo che, in occasione dell'inaugurazione, fu riservato solo ad alcuni invitati».
E allora: con la benedizione (e la sponsorizzazione) di Amici di Como, Confartigianato e Ance, le danze si aprono alle 21, quando andrà in scena lo spettacolo teatrale «Don Chisciotte, cavaliere del Barocco»; seguiranno, dalle 22.30, proiezioni luminose in tre dimensioni, fontane danzanti e fuochi d'artificio. Poi, da mezzanotte alle due, porte aperte nei saloni della villa per un'ultima visita a Rubens e alle sue grazie, questa volta gratuita. L'ottava mostra? «Certo che ci sarà - assicura l'assessore curatore - Stiamo già lavorando su ipotesi diverse». Il toto nomi, divertissement per adepti, contempla Van Gogh, Andy Wharol e l'ottocento italiano.
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