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Domenica 25 Luglio 2010
Mozzate: le alghe aiutano
il bilancio del comune
Mucillagini sotto forma di biomasse, è quattro milioni dalla discarica per ridare fiato alle casse. «Le biomasse algali, prodotte attraverso la filiera cortissima sono la nuova frontiera. le microalghe sono l'unica fonte rinnovabile, per la produzione del biodiesel, in grado di soddisfare completamente la richiesta di carburanti derivati dal petrolio»
Più complesse ed articolate le iniziative future: «Mozzate Patrimonio ha chiesto alla Banca centrale europea un finanziamento per realizzare impianti energetici da fonti rinnovabili – ha spiegato Galli in consiglio - il fotovoltaico nella vasca di spagliamento nell'ex discarica Vigna Nuova, centraline a biomassa liquida ed altri impianti bioenergetici da agricoltura o fanghi di depurazione civile. L'importo del finanziamento è di 55 milioni di euro: 35 messi a disposizione, 20 depositati in certificati di deposito non disponibili per il soggetto finanziato. La restituzione dei 35 milioni avverrà in 20 anni, il rimborso annuale, comporta una rata di un milione e750 mila euro. Il rimborso avverrà con l'entrata in funzione degli impianti, prevedibilmente da giugno 2011. Gli impianti fotovoltaici saranno in grado di rimborsare, da soli l'intera rata annuale. In conclusione, si può ragionevolmente prevedere che, la gestione degli impianti possa prevedere un utile di circa 4 milioni l'anno».
Allo studio, infine anche l'innovativo utilizzo delle alghe come biomasse per gli impianti bionergetici, evitando così di ricorrere a rifiuti e prodotti agricoli. «Le biomasse algali, prodotte attraverso la filiera cortissima sono la nuova frontiera - conclude Galli - le microalghe sono l'unica fonte rinnovabile, per la produzione del biodiesel, in grado di soddisfare completamente la richiesta di carburanti derivati dal petrolio. Le biomasse derivanti dall'agricoltura tradizionale hanno, infatti, un limite legato alla disponibilità dei terreni. Si tratta quindi di evitare l'eccessivo sfruttamento dei terreni e la concorrenza con le colture alimentari, per l'accesso ai suoli coltivabili».
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