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Martedì 27 Luglio 2010
Badanti, iter completato
Quasi 2500 regolarizzazioni
Con un anno d'anticipo, è terminata in questi giorni un'operazione burocratica e sociale con ben pochi precedenti: l'emersione delle badanti e delle colf
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Convocazione che significa esame dei documenti, presenti l'interessata e il datore di lavoro che aveva già versato 500 euro all'Inps. Ricevute le domande a settembre, lo sportello era partito a rilento: poco personale, nessuna possibilità di effettuare lavoro straordinario, per i vincoli sulla pubblica amministrazione, tre convocazioni la settimana per quattro ore al giorno, 20 - 30 minuti per ogni colloquio. I calcoli matematici dicevano che per esaminare oltre 3200 posizioni, le attese si sarebbero esaurite nel 2011 inoltrato e intanto, 14 famiglie comasche su mille avrebbero dovuto aspettare a lungo, molto a lungo, prima di avere una risposta. Non necessariamente positiva. Infatti, circa il 10% delle domande sono state respinte, per mancanza di requisiti o per precedenti penali dell'interessata. Ma il ministero ha inviato rinforzi negli uffici di Via Volta: cinque giovani lavoratori interinali che, probabilmente, da fine luglio, non saranno riconfermati, salvo ripensamenti. Ma giorni ed orari sono stati potenziati. Finora, 2.302 posizioni sono andate a buon fine: è in corso la richiesta di permesso di soggiorno, il «kit» di documenti è stato spedito in posta.
Le altre pratiche sono tuttora in lavorazione, ma a questo punto, è solo questione di aspettare la conclusione, con possibilità di controllare i passaggi via Internet. Non è più l'inizio di una procedura, attivata un anno fa con alte dosi di apprensione, anche perché la materia si è mossa tra una serie di restrizioni, quote insufficienti e requisiti rigorosi per poter ottenere la regolarizzazione. E a conti fatti, risulta che in cinque anni, nel comasco, le badanti con regolare permesso di soggiorno sono quasi triplicate: erano 2.399 alla fine del 2005, se n'erano aggiunte 916 con le quote del 2007 e con l'attuale emersione, sono arrivate a oltre 5.600. Ma un migliaio di pratiche sono ancora in lavorazione. A parte qualche centinaio di uomini, si tratta di un «esercito femminile» che rappresenta la nuova immigrazione dalle nostre parti, un'immigrazione silenziosa, nascosta, perché non avrebbe potuto stare in superficie, a rischio espulsione ed anche condanna, per il reato di clandestinità, con conseguenze anche sui datori di lavoro. E fu proprio il timore di sanzioni che impresse velocità alla corsa per far domanda di “emersione”. Fu chiamata così, la grande operazione - badanti. Per non chiamarla sanatoria.
Maria Castelli
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