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Mercoledì 28 Luglio 2010
Cantù, il papà del Palababele
"Demolirlo è una vera follia"
Parole dure, quelle dell'architetto Vittorio Gregotti che aveva realizzato il progetto per il palasport di corso Europa. E se la prende in particolare con chi ha governato la città in questi anni: «Di fronte alla stupidità delle amministrazioni, purtroppo, in molte occasioni non c'è nulla da fare»
L'architetto Vittorio Gregotti non usa mezzi termini. Lui, che è il padre di quel Palababele che giorno dopo giorno sta crollando sotto i colpi delle ruspe, è amareggiato per quello che, per certi versi, rimane una rarità per il suo studio: un progetto non andato a buon fine. «Eppure - spiega lo stesso Gregotti - era nato nel migliore dei modi. O almeno, sembrava esserlo». La richiesta dell'amministrazione comunale al celebre architetto per la realizzazione del progetto del nuovo palasport arriva nel 1987. Nel 1990 arriva l'approvazione e il progetto prosegue per la sua strada. «Sembrava andasse tutto bene - continua Gregotti - anche perché credo che fosse un buon progetto. Ma poi è cambiata l'amministrazione comunale, e tutto è andato a rotoli. E noi non ci potevamo fare nulla, perché non avevamo il controllo del cantiere, poiché non avevamo noi la direzione lavori. A parte il dispiacere personale, rimane un peccato: soprattutto perché in questo caso ci hanno rimesso loro, buttando via molti soldi. Soldi pubblici».
E insiste: «A prescindere dal mio affetto personale per quest'opera che ora viene abbattuta, molti stranieri sono venuti a Cantù per vedere il palazzetto mai completato. E quando hanno saputo che sarebbe stato demolito, sono rimasti sorpresi».
«La demolizione va al di là del pensabile - prosegue con un certo rammarico l'architetto Gregotti - È uno dei pochi, anzi l'unico progetto che non è arrivato alla conclusione. L'abbattimento è una follia, anche solo per i soldi che sono stati sprecati per una struttura che, ormai, era stata quasi completata. Forse, gli amministratori canturini non avevano calcolato i costi di gestione, che erano effettivamente alti. Ma non potevano pensarci prima?».
Ma il comune non poteva chiedere una consulenza a chi aveva realizzato il progetto originale? «Assolutamente sì - insiste Gregotti - ma non lo ha mai fatto. A dire il vero, sono dieci anni che non sento nessuno dell'amministrazione comunale di Cantù».
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