Cantù, il papà del Palababele
"Demolirlo è una vera follia"

Parole dure, quelle dell'architetto Vittorio Gregotti che aveva realizzato il progetto per il palasport di corso Europa. E se la prende in particolare con chi ha governato la città in questi anni: «Di fronte alla stupidità delle amministrazioni, purtroppo, in molte occasioni non c'è nulla da fare»

CANTU' «Di fronte alla stupidità delle amministrazioni, purtroppo, in molte occasioni non c'è nulla da fare».
L'architetto Vittorio Gregotti non usa mezzi termini. Lui, che è il padre di quel Palababele che giorno dopo giorno sta crollando sotto i colpi delle ruspe, è amareggiato per quello che, per certi versi, rimane una rarità per il suo studio: un progetto non andato a buon fine. «Eppure - spiega lo stesso Gregotti - era nato nel migliore dei modi. O almeno, sembrava esserlo». La richiesta dell'amministrazione comunale al celebre architetto per la realizzazione del progetto del nuovo palasport arriva nel 1987. Nel 1990 arriva l'approvazione e il progetto prosegue per la sua strada. «Sembrava andasse tutto bene - continua Gregotti - anche perché credo che fosse un buon progetto. Ma poi è cambiata l'amministrazione comunale, e tutto è andato a rotoli. E noi non ci potevamo fare nulla, perché non avevamo il controllo del cantiere, poiché non avevamo noi la direzione lavori. A parte il dispiacere personale, rimane un peccato: soprattutto perché in questo caso ci hanno rimesso loro, buttando via molti soldi. Soldi pubblici».
E insiste: «A prescindere dal mio affetto personale per quest'opera che ora viene abbattuta, molti stranieri sono venuti a Cantù per vedere il palazzetto mai completato. E quando hanno saputo che sarebbe stato demolito, sono rimasti sorpresi».
«La demolizione va al di là del pensabile - prosegue con un certo rammarico l'architetto Gregotti - È uno dei pochi, anzi l'unico progetto che non è arrivato alla conclusione. L'abbattimento è una follia, anche solo per i soldi che sono stati sprecati per una struttura che, ormai, era stata quasi completata. Forse, gli amministratori canturini non avevano calcolato i costi di gestione, che erano effettivamente alti. Ma non potevano pensarci prima?».
Ma il comune non poteva chiedere una consulenza a chi aveva realizzato il progetto originale? «Assolutamente sì - insiste Gregotti - ma non lo ha mai fatto. A dire il vero, sono dieci anni che non sento nessuno dell'amministrazione comunale di Cantù».

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