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Sabato 31 Luglio 2010
Como: turisti sperduti
senza cartelli indicatori
Lo ammette anche l'assessore Scopelliti: non c'è un singolo segnale in centro Como che indichi ai visitatori dove sono e dove possono andare. Quel poco che c'è, inoltre, come sempre, è in italiano
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D'altronde incontrano numerosi altri veicoli, anche pesanti, nostrani e, quindi, perché mai dovrebbero porsi il problema.
Il problema, invece, se lo pongono quei turisti a piedi che vorrebbero marciare senza essere costretti a impugnare la cartina ogni due secondi. Invece in ogni bivio della città murata spicca l'assenza di qualsiasi cartello che indichi, ad esempio, dov'è il lago, nozione scontata e pedante per i bravi comaschi ma assolutamente necessaria per un belga che è venuto a vedere giusto quello. Eppure nelle due “vasche” non v'è traccia di un cartello, neppure diretto al Duomo. «Dov'è il lago» e «Dov'è la cattedrale» sono sicuramente le domande più frequenti che un concittadino si sente rivolgere. Perché, come diceva l'assessore, i turisti si fidano maggiormente delle persone in divisa? Presto detto: perché sanno dare indicazioni, parlano almeno una lingua straniera e sono, generalmente, o cortesi o molto cortesi, tutt'al contrario del comasco medio che scantona oppure si spazientisce dopo un minuto speso a farsi capire a gesti e se ne va.
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Città strapiena di turisti E imbruttita dai cantieri