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Martedì 03 Agosto 2010
Cantù, flop del piano casa
Soltanto tre le richieste
Sono soltanto tre le richieste arrivate in municipio dai privati per accedere alle agevolazioni del piano casa che tanti timori aveva generato
S'era abbattuta con forza anche su Cantù, in autunno, la legge 13/2009 emanata dal Governo e fatta propria dalla Regione che di fatto permette di ampliare del 20% edifici mono e bifamiliari esistenti e realizzati prima del 31 marzo 2005, fino a un massimo di 300 metri cubi. Solo ampliamento, per così dire, semplice, visto che il Comune ha deciso di escludere la possibilità - altrove consentita - di abbattimento e ricostruzione. Legge che destò non poche perplessità e polemiche da parte di chi temeva una colata di cemento in arrivo su città e paesi. E che era stata emanata con il preciso intento di dare una boccata d'ossigeno al settore dell'edilizia, invogliando i cittadini a investire sul caro vecchio mattone e quindi portando benefici a tutto l'indotto. Ma a Cantù non si è vista nessuna corsa al calcestruzzo all'indomani dell'approvazione della delibera sul piano casa. Il che ha significato che se sono mancati i primi – gli scempi – di certo han latitato anche i secondi, ovvero i benefici per il settore. Benché a non mancare, in città, siano gli immobili in vendita, in affitto o comunque vuoti. a.
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