Lago: c'è chi pensa
alle spiagge a pagamento

Sulle sponde del Lario potrebbero approdare convenzioni con soggetti privati, ai quali porre in carico la manutenzione delle spiagge libere limitrofe, nell'ambito della concessione di aree da gestire con ombrelloni e sdraio

COMO Il futuro delle spiagge lariane è a pagamento. La rivelazione, che non mancherà di far discutere, è giunta ieri mattina dal presidente del Consorzio del Lario e sindaco di Domaso, Luigi Lusardi, durante una conferenza a Lecco sulla sicurezza del lago. Secondo questa ipotesi, dunque, sulle sponde del Lario potrebbero approdare convenzioni con soggetti privati, ai quali porre in carico la manutenzione delle spiagge libere limitrofe, nell'ambito della concessione di aree da gestire in forma privata, con ombrelloni e sdraio a pagamento.
Insomma, il lago si appresta a diventare come il mare. Oppure no? «E' un progetto sul quale stiamo lavorando da qualche tempo, un concetto che io ho lanciato con l'assessore della Provincia di Lecco Fabio Dadati e che sull'altro ramo del Lario sto approfondendo con il suo collega della provincia di Como, Ivano Polledrotti - ha commentato Lusardi - . L'idea è semplice e riguarda alcune spiagge dalle caratteristiche particolari, come i vari lidi. Stiamo valutando la possibilità di concedere in gestione a soggetti privati queste aree, dove i bagnanti potrebbero trovare servizi particolari, pagando un corrispettivo per utilizzare ombrelloni e sdraio. D'altro canto, nelle vicinanze resterebbero la spiagge libere, la cui pulizia e cura sarebbe di competenza dello stesso titolare di quella privata».
«Ma non privatizzeremo in modo sconsiderato.  – ha garantito a Lecco Lusardi -. Quello che è necessario comprendere, però, è che  l'economia locale basata sul turismo non ha bisogno solo delle famiglie che nel weekend arrivano con tutto il necessario in auto e se ne vanno la sera lasciando lo sporco da pulire. Serve qualcosa in più».

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