Homepage / Como città
Lunedì 09 Agosto 2010
Como, il cane riporta un osso
Ma è una mandibola umana
Giallo in viale Geno dove sabato sera è stata ritrovata una mandibola umana sotto a una panchina di fronte alla Como Nuoto. Apparterebbe a un giovane il cui decesso risalirebbe a diversi anni fa. Il reperto consegnato alla Polizia di Como sarà analizzato all'istituto di medicina legale di Milano
Dieci minuti più tardi, tutta l'area dei giardini tra il chiosco e piazza Baratelli era già stata isolata. Ai poliziotti arrivati per primi si sono aggiunti anche il capo della squadra mobile, personale della polizia scientifica e il responsabile dei servizi sanitari della questura. È stato il primo medico a esaminare il reperto, a confermare che si trattava di ossa umane e a ipotizzare che potesse trattarsi di reperti provenienti dallo scheletro di una persona piuttosto giovane. Già in serata la mandibola è stata spedita a Milano, all'istituto di medicina legale, dove nei prossimi giorni proveranno a capirci qualcosa di più. «Di sicuro non poteva essere lì da molto», si lascia sfuggire un investigatore, chéd'altra parte quest'angolo di città è battutissimo, specie durante la bella stagione: c'è chi va e viene dalla Como Nuoto e ci sono anche le decine di persone che, come ieri, siedono sulle panchine e tra le sedie del «Baracchino», il chiosco bar poco distante. Sulle chiome folte dei platani, e sul viale e sulla piscina e più in là anche sull'ex ristorante Pizzi, incombe la rupe di via Torno. Nel luglio di nove anni fa, sotto questa parete di roccia ombrosa, un giardiniere del comune rinvenne il cadavere decomposto di un uomo che dopo qualche accertamento si scoprì essere un finanziere scomparso da casa cinque mesi prima. La salma era perfettamente integra, senza fratture: la mandibola non può essere la sua.
Stefano Ferrari
© RIPRODUZIONE RISERVATA