A piedi sulla Arosio-Canzo
Ma il marciapiede non c'è
Percorrere a piedi la strada provinciale non è un nuovo sport, è il modo più economico per andare in città. È diventata abitudine, nonostante la strada non passi propriamente per centri abitati, incontrare pedoni sul tratto della strada che da Canzo porta a Ponte Lambro e a Erba, interessata anche da traffico pesante
Al di là dell'aspetto sociale della vicenda, la questione più importante è la sicurezza. Alcuni punti della Arosio-Canzo non sono in grado di garantire l'incolumità dei pedoni.
È anche vero che la strada provinciale 40 è una strada di collegamento veloce pensata anche per il traffico pesante.
L'assessore provinciale alla viabilità, Pietro Cinquesanti si dice disponibile a valutare le richieste delle amministrazioni , qualora siano interessate a mettere in sicurezza alcuni tratti con marciapiedi: «Solitamente - dice - c'è condivisione della Provincia se i Comuni sono disponibili».
In questo caso le amministrazioni competenti sarebbero Canzo, Castelmarte, Caslino d'Erba e Ponte Lambro. La questione nei vari Comuni è vissuta differentemente.
Per i primi cittadini di Castelmarte e Canzo le soluzioni non sono le stesse. Paolo Colombo, sindaco di Castelmarte, che con la sua amministrazione sta già provvedendo alla messa in sicurezza della viabilità sulla provinciale, con il progetto di una rotonda, spiega: «Il piano che abbiamo previsto comprende anche la messa in sicurezza di una parte pedonale, per alcuni tratti che consideriamo più pericolosi. Certo non può prevedere tutta la Arosio-Canzo, ma si può fare una riflessione con gli altri Comuni».
Per il sindaco di Canzo, Fabrizio Turba, invece «per raggiungere Erba è più sicura la strada che passa dal Segrino, non punterei sulla Arosio-Canzo. La provinciale deve rispettare determinate misure e nel tratto fra il Lambro e la stazione di Caslino, dove la strada si stringe ad imbuto, il problema per i pedoni rimarrebbe comunque e credo che le priorità siano altre anziché pensare di realizzare opere come marciapiedi a sbalzo».
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