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Giovedì 12 Agosto 2010
La mania delle tessere
Trenta in un portafogli
Supermercati, parrucchiere, autolavaggi, profumerie, ristorante cinese e noleggio video. Neanche le farmacia sfuggono all'operazione fedeltà. Tutti propongono sconti e promozioni subordinate alle tessere. E vanno a ruba i contenitori speciali per non appesantire il portafogli
Poi, però, ci sono le maniache. Basta fare la prova con i propri colleghi di lavoro, anzi colleghe, visto che il vezzo di collezionare tessere punti per lo shopping è tutto femminile. Prego svuotare i portafogli. Come dal cilindro di un mago, dal portafogli numero uno di Laura Bonini escono le seguenti card: Coop, Bennet, Despar, Coiter, TT Bagatt, Toys, Iana, Chicco, Castoro, 2Vip, Giunti al punto, Ronzoni abbigliamento, Combipel, Douglas, Sugar Card, Bo Frost, Nectar, Giorgio Kalfen, Prenatal. Diciannove tessere dalle quali si evince che la titolare del portafogli numero uno adora comperare vestiti per sè e per le sue bambine, compra surgelati e fa la spesa in tre supermercati.
Prova portafogli numero due, proprietaria Donatella: Pallacanestro Cantù, Sodexho, Casa del disco, carta aziendale unione Industriali, Iper, Experience limoni, Bottega Veneta, Longoni, Alisur surgelati, Douglas, Tt Bagatt, Upim Card Feltrinelli, Farma club farmacia di Breccia. Jolly foto, Bennet, Agip, Shopping dog, Ubik, Sport specialist, Bio cip, giardino del gusto, Slungia. Ventidue tessere che tradiscono una passione per gli animali, i prodotti di bellezza, dischi, libri, giardinaggio più altre necessità come la spesa. Portafogli numero tre, Stefania Verga: i rotoli di Nico, Iana, Schlecker, Den, orange card, Despar, Feltrinelli, Coop, Longoni, Garden center Brizzolara, Esselunga, Iper, Mc Kenzy, Agip e Chicco. Il portafogli numero quattro, proprietaria Licia, però, li batte tutti: Iper, Bennet, Vip 2, Coop, Combipel, Upim. Alcagni, Eurogarden Cermenate, Tt bagatt, Douglas, Il Gigante, Mediaworld, Coin, Iper Di, Carta azienda, Smoll per me, Noi, Sodexho, Cisalfa, Acciature, Gros market, Shopping for fun, Prenatal, J& S, Esselunga, Spesa amica, Boianic le club, Despar e piscina. Mauro Montanelli, portafogli numero cinque, ha la tessera della piscina, del Longoni, degli Aeroporti, dell'Iper Di, Gigante, Military Megastore e Mokart. Si vede che è un uomo, bada alla forma fisca, ama nuotare e andare in go kart. Le cavie prescelte per l'indagine si fermano qui, ma tutti gli altri colleghi si appassionano e inizia la gara con relative confessioni. «Io ho Blockbuster». «Io Blu frida». «Io Longoni, Esselunga e Iper». «Io tutti i supermercati», «Io quella della lampada, io quella della palestra, io quella della tintoria, io quella della lavanderia a gettoni, io quello del kebab, io quella del ristorante cinese, io la pizzeria». E avanti.
«Ha la tesserina?» è la domanda tormentone. La tesserina serve per avere gli sconti e accumulare i punti ma c'è chi si fa catturare dal miraggio del premio e compra più del dovuto. «A me è capitato che mi mancassero dei punti e per riuscire ad arrivare alla quota sono arrivato a casa con sette scatole di sgombri che non mangerò mai - confessa Emilio Frigerio -. Che se ci pensi, è il principio del capitalismo: creare un bisogno. Però insegui i punti e i regali lo stesso, anche se lo sai». Pochissimi vogliono uscire dalla spirale ho la tessera, spendo, accumulo punti, vengo premiato. C'è chi fa le tessere anche nei supermercati al mare e chi conserva nel portafogli schede di discoteche morte e sepolte. Capita che qualcuno dia la carta della Standa all'Esselunga con le cassiere che guardano schifate e rimandano al mittente. Ci sono i virtuosi che regalano i punti in beneficenza perché anche questo si può fare e chi si fa prestare i punti dalla mamma per comperare il televisore. Se uno compra senza tessera nessuno saprà mai se preferisce il latte fresco o a lunga conservazione, ma se uno consegna la propria tessera sa che i suoi consumi saranno radiografati. Eppure la tentazione di accumulare per avere punti è più forte di tutto.
Anna Savini
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