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Lunedì 16 Agosto 2010
Sant'Anna, via al trasloco
Cinquanta nuove assunzioni
Il trasferimento è in programma dal 23 al 26 settembre e la macchina organizzativa scalda i motori. Quasi tutto, ormai, è stato messo a punto, grazie ai vertici con le altre strutture ospedaliere e con l'Asl, che ha istituto un apposito tavolo di lavoro
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Ma l'attività più importante scatterà a settembre: «Tutti gli operatori - spiega Laura Chiappa, direttore sanitario - saranno coinvolti in addestramenti “sul campo”, all'interno del nuovo ospedale, con vere e proprie simulazioni delle normali attività, pur in assenza di pazienti. Si testerà anche il funzionamento delle sale operatorie». All'interno del nuovo ospedale, peraltro, sono già stati posizionati quasi tutti i nuovi macchinari acquistati (solo il 20% di quelli attualmente in uso verrà trasferito): «Abbiamo installato Tac e risonanze - spiega Chiappa - oltre ai laboratori». Sono in corso le operazioni preliminare all'entrata in funzione del fiore all'occhiello del nuovo ospedale, l'apparecchiatura “Vero” per la radioterapia, destinata a fare del Sant'Anna un punto di riferimento in campo oncologico per tutta la fascia prealpina: «Verrà attivata - specifica il direttore sanitario - poco dopo l'apertura».
Ma cosa succederà a cavallo del periodo del trasloco? «Nei giorni precedenti, in via Napoleona sospenderemo le attività chirurgiche non urgenti, in modo da far scendere a circa 300 il numero delle persone che dovranno essere trasferite in ambulanza da un ospedale all'altro, tra il 23 e il 26 settembre». Nella fase dello spostamento sarà il Valduce a dover assorbire dal 35 al 40% delle urgenze che abitualmente vengono trattate in via Napoleona, mentre in caso di gravi emergenze è previsto il trasporto dei pazienti fuori provincia. Ma il Pronto soccorso dell'attuale Sant'Anna resterà attivo (sarà l'ultima struttura a “traslocare”), con il personale che per quattro giorni si dividerà tra vecchia e nuova sede. Poi, dal 27 settembre, sarà attivo solo il Pronto soccorso del Sant'Anna bis: «Ospedale operativo già il 27 - chiarisce Laura Chiappa - e basterà qualche giorno a “scartamento ridotto” per assestarsi. Significa che non apriremo subito tutte le sale operative, ma nell'arco di una settimana saremo a pieno regime».
In vista del trasloco restano, però, due questioni aperte. Si attendono notizie ufficiali - dopo le ipotesi circolate nei mesi scorsi - sui circa 200 posti auto mancanti (il Sant'Anna sta cercando un'area limitrofa all'ospedale da attrezzare ad hoc). Mentre i Comuni di Como e San Fermo devono ancora concordare e siglare una convenzione che stabilisca le modalità di gestione delle pratiche legate a nascite e morti del Sant'Anna bis. Dopo mesi di polemiche, comunque, è ormai certo che i bimbi venuti alla luce nel nuovo ospedale risulteranno, almeno in una prima fase, "nati a San Fermo", visto che la struttura sorge interamente sul territorio del paese e non sono stati individuati escamotage (le uniche novità potrebbero arrivare, in extremis, dal ministero dell'Interno, che è stato interpellato sul “caso anagrafe”).
Tra medici e infermieri, i volti nuovi all'ospedale Sant'Anna arriveranno a quota cinquanta. Tante sono le nuove assunzioni programmate dall'azienda ospedaliera per integrare l'organico in vista dell'attivazione della struttura ai Tre Camini. Alcuni professionisti sono già stati selezionati e messi sotto contratto, per altri è questione di poche settimane: «Per ora abbiamo assunto una decina di medici - spiega il direttore sanitario, Laura Chiappa - tra anestesisti, radiologi e neurologi». Parzialmente risolto il problema della carenza di infermieri, figure sempre difficili da rintracciare a causa della concorrenza della Svizzera, che garantisce stipendi molto più alti: «Siamo riusciti a trovarne un gruppo, la caccia continua e sono previsti altri bandi, quindi possiamo dirci abbastanza tranquilli anche su questo fronte - riferisce Chiappa - Conteggiando medici e infermieri, le nuove assunzioni saranno in totale una cinquantina».
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