Ferragosto a casa
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Como sempre meno vuota a Ferragosto: quest'anno in città il 3% di comaschi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A certificare un cambio delle abitudini i dati della raccolta rifiuti elaborati dall'Acsm, uno degli indicatori "classici" utilizzati dagli addetti ai lavori per calcolare le presenze in città. Una tendenza che si è progressivamente accentuata negli ultimi quattro anni

a.savini

COMO - Città sempre meno vuota a Ferragosto: quest'anno in città il 3% di comaschi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A certificare un cambio delle abitudini i dati della raccolta rifiuti elaborati dall'Acsm, uno degli indicatori "classici" utilizzati dagli addetti ai lavori per calcolare le presenze in città. Una tendenza che si è progressivamente accentuata negli ultimi quattro anni: dal 2006 ad oggi infatti è aumentato del 15 % (il 13% nella prima settimana del mese) il numero dei comaschi rimasti in città per Ferragosto. Se infatti nella calda estate del 2006 la produzione di rifiuti era scesa del 38,1%, già l'anno successivo si era ridotta al 30,7%, per poi scendere di due punti percentuali gli anni seguenti fino al livello minimo del 23,7% toccato quest'anno. Stessa tendenza anche se si guardano i quantitativi di pattume raccolto nella prima settimana di agosto: dal 27% di raccolta in meno nel 2006 al 14% in meno di quest'anno. Una percentuale doppia, tuttavia, rispetto a quella registrata nel 2009 quando le presenze in città si erano ridotte solo del 7,4%. I dati confermano quello che ognuno di noi vede attraverso l'osservazione empirica. La città è tutt'altro che vuota e ad animarla non sono solo i turisti. I motivi del cambiamento? Diversi secondo Alvaro Rosa, direttore tecnico di Acsm ambiente, la società che gestisce la raccolta rifiuti a Como. «Certo oggi il mito delle ferie a Ferragosto è un po' sfumato anche da noi, ma non si può non notare come un cambiamento di abitudini così eclatante coincide anche con il periodo non certo facile da un punto di vista economico anche per i comaschi». Insomma, dietro la scelta di restare a Como e godersi le bellezze del lago sotto casa, in molti casi potrebbe essere anche una scelta forzata: tra cassa integrazione e licenziamenti il tributo pagato dai comaschi alla crisi non è certo stato indolore.
L'andamento della raccolta rifiuti in questa settimana, la terza di agosto, conferma sostanzialmente le stesse percentuali di Ferragosto. A riprova che nemmeno con l'inizio del periodi di prezzi più bassi nelle località di vacanze, i comaschi hanno voglia di lasciare casa. O il conto in banca lo permette.
E. Con.

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