Villa Olmo, nel parco
turisti con la torcia

Viali e giardini privi di illuminazione malgrado l'aperura estiva fino alle 23

e.conca

Non si vede un accidente e non siamo sperduti in qualche foresta dell'ancora incontaminata quanto lugubre campagna scozzese, siamo dietro a Villa Olmo, Como, Italy, in una qualsiasi sera d'estate quando il parco rimane aperto al pubblico fino alle 23. A che pro, viene da chiedersi, se poi non c'è niente da vedere? Di primo acchito non si direbbe perché la magnifica struttura neoclassica è, giustamente, ben illuminata e dà bella mostra di sé anche vista dall'altra sponda e dall'alto. La luce si riflette anche sull'area immediatamente antistante la facciata ed è un bene perché nell'ombra ci si potrebbe imbattere nel mostro marino che adorna la fontana e non sarebbe un piacevole incontro. Ma il parco e il viale, invece, non hanno lampioni, tanto che spesso si notano turisti stranieri aggirarsi serafici, muniti persino di torcia. Andando verso l'acqua si riesce ancora a distinguere qualcosa, il contorno di una siepe, la presenza di un'aiuola per riuscire a raggiungere le panchine e godersi il Lario by night.
E non si tratta di accendere tutto: proprio non esiste un sistema di illuminazione. Una scelta comprensibile quando la dimora era privata e abitata e, al calare del sole, i padroni chiudevano tutto e buonanotte. Per tenerla aperta nelle ore piccole, invece, occorre studiare un sistema per illuminare un parco tanto bello quanto inquietante e pericoloso. Il contrasto con la “villa lumière” dell'annuale grande mostra è stridente. Spente le luci su Rubens e i fiamminghi, spente quelle del bellissimo festival musicale resta una luce di facciata e tutto il resto è oscurità.

Homepage / Como città

Sabato 21 Agosto 2010

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