Fallimento Ibs Forex,
oltre trecento truffati

Lievitano i numeri del clamoroso crac della finanziaria di piazza Grimoldi, evaporata esattamente un anno fa con oltre 45 milioni di euro appartenenti ai clienti

COMO Sono già oltre trecento i nomi della lista compilata dalla procura di Como e contenente le identità delle potenziali parti civili nell'eventuale processo contro gli amministratori dell'Ibs Forex di piazza Grimoldi, evaporata al sole d'agosto del 2009 con oltre 45 milioni di euro affidati ai broker dalla finanziaria dai clienti di mezza Italia.
Assume contorni sempre più inquietanti e clamorosi, a un anno di distanza dal blitz degli agenti della questura prima e dell'indagine affidata al nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza poi, il caso della Spa dichiarata fallita lo scorso autunno, su istanza della stessa procura cittadina. Se le denunce presentate al quinto piano del palazzo di giustizia, nell'ufficio del pubblico ministero Massimo Astori, scollinano la quota 160, il magistrato di sua iniziativa ha segnato come probabili truffati un altro centinaio abbondante di clienti, che nel crac della finanziaria specializzata in investimenti (ma soprattutto perdite, con il senno di poi) sul mercato del Forex hanno perso risparmi per almeno 40mila euro.
I vertici della società, in particolare Sandro Tiso e Graziano Campagna, il primo di Benevento, il secondo di Ariano Irpino, ma entrambi attualmente residenti nella zona del luganese, avevano spiegato al pm Astori e agli uomini delle fiamme gialle che gran parte delle perdite furono legate non già a una truffa, bensì al cosiddetto effetto leva che consente di moltiplicare i guadagni, ma pure le perdite. Tanto per fare un esempio, con un solo euro grazie all'effetto leva si potevano investire in realtà ben dieci euro, il tutto con conseguenti proporzioni, ovvero guadagni di dieci volte tanto. Ma gli investimenti dei broker Ibs si sono dimostrati tutt'altro che lungimiranti, visto che oltre 45 milioni di euro sono svaniti nel nulla. E così centinaia di clienti si sono ritrovati con un vero e proprio pugno di mosche. L'elenco ufficiale compilato dalla procura lariana, finora, tocca quota 300. Ma non è escluso che, con i prossimi mesi, possa anche allungarsi, visto che le insinuazioni al passivo della società per azioni di piazza Grimoldi sono ben 454.

© RIPRODUZIONE RISERVATA