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Domenica 22 Agosto 2010
Il campeggio comunale
va contro il comune
Polemica dal Camping International di via Cecilio «L'area camper Como c'è già e il comune ne è a conoscenza perché di sua proprietà. E' perfettamente attrezzata e in regola, frutto di investimenti privati. Se ora l'assessore Scopelliti, come ho letto sul giornale, attrezzerà un'area in centro con soldi pubblici, per noi significa chiudere i battenti».
Livia Bassetto è la "padrona di casa" del Camping International di via Cecilio nella zona sud di Como. E' l'unico campeggio che Como può vantare, davvero poco per una città dove ogni anno approdano migliaia di turisti da tutto il mondo. Scovarlo, in verità non è facile. Primo perché l'ubicazione non è delle più favorevoli (vicino all'autostrada in una zona industriale, di vista lago nemmeno a parlarne), secondo perché in centro ci sono solo un paio i cartelli che ne segnalano l'esistenza. Detto questo, una volta varcata la reception, ci si immerge in una specie di isola di verde tutto sommato piacevole. Piccoli bungalow, qualche roulotte e tende di piccole dimensioni e una clientela prevalentemente straniera. Bagni, il bar, un piccolo ristorante e la piscina.
«Da noi approdano turisti di passaggio, diretti al mare o al Sud o che si fermano a Como al massimo un paio di giorni per visitare la città. Abbiamo clienti affezionati che tornano ogni anno proprio perché siamo sulla rotta della loro vacanze ed essere vicini all'autostrada in questo caso ci avvantaggia». Il clima è familiare, tranquillo, due ragazzi arrivano in sella a due belle biciclette cariche di sacche. Sono inglesi e stanno girando l'Italia.
Il campeggio esiste da quasi cinquant'anni e forse oggi avrebbe bisogno di un deciso restyling, ma visto che qui non si viene certo a passare l'estate o a cercare il divertimento, va bene così. Dall'80 lo gestisce la signora Livia. Ad aiutarla la figlia Cristina che d'estate si trasferisce a Como. «Lo so che siamo in periferia, ma francamente a Como impossibile trovare uno spazio così grande vicino al lago. E poi se il campeggio c'è da tanto tempo significa che non è poi così male e la gente apprezza. Piuttosto il comune dovrebbe aiutarci di più, eppure gli paghiamo l'affitto visto e le tasse, e sono pure salate». Tanti gli investimenti, spiega la signora, in questi anni. Le strutture sono state adeguate per ospitare anche i disabili, lo scorso anno è stato sistemato il collegamento con la fognatura. «Un salasso e il comune non ci ha aiutato eppure il campeggio è suo».
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