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Lunedì 30 Agosto 2010
Ubriacarsi fino al collasso
Alla fine tutti in questura
Ragazzini tra i 15 e 18 anni si erano dati appuntamento al parco di Rebbio di Como per stordirsi con l'alcol dopo averne comprato in quantità industriali al supermercato. Una ragazzina, però, si è sentita male. Un'altra l'ha ospitata a casa sua. Nessuno ha avvisato i genitori che all'alba, preoccupatisimi, hanno chiamato i carabinieri
Il tam tam per l'appuntamento a base di brindisi rigorosamente alcolici era scattato attraverso facebook, il social network diventato un irrinunciabile punto di riferimento per i giovani. Il nome del festino, organizzato per la serata di martedì, è già tutto programma: lo "sbocco party", dove per "sbocco" si intende la prima persona presente di un verbo gergale che può essere tradotto con "bere al punto di star male". Molto male, considerando quanto accaduto nella notte tra martedì e mercoledì.
I ragazzini protagonisti del movimentato episodio, età compresa tra i 15 e i 18 anni, prima sono passati da un supermercato alle porte della città a fare scorta di birra e di alcolici e, successivamente, si sono messi a bere e a chiacchierare per ore. Una giovane, neppure diciottenne, passata la mezzanotte ha iniziato a sentirsi male e a tramutare in realtà lo slogan scelto per l'appuntamento nei giardinetti. Così male da non avere il coraggio, gli amici, di riportarla a casa. Un'altra partecipante allo "sbocco party" ha così pensato bene di darle rifugio nella propria stanza da letto, all'insaputa dei genitori.I quali, non vedendo la figlia rientrare neppure quando ormai iniziava ad albeggiare, hanno chiamato - comprensibilmente preoccupati - il 113 per chiedere aiuto. L'allarme scomparsa è fortunatamente rientrato in breve tempo, ma dalla segnalazione è scaturita una vera e propria processione di ragazzini negli uffici della questura per spiegare i contorni, comunque resi fumosi a causa dell'abuso di alcol nella memoria dei diretti interessati, del festino. Gli agenti hanno anche fatto un sopralluogo dove si è svolto l'improvvisato party, ma i partecipanti prima di lasciare il parco pubblico hanno ripulito, facendo sparire tutte le bottiglie svuotate.
Risultato: ramanzina ai minorenni, gran mal di testa da dopo sbornia, ma soprattutto la preoccupazione per un fenomeno che - complice la facile pubblicità via internet - sembra non essere neppure troppo isolato.
P. Mor.
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