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Lunedì 06 Settembre 2010
Delitto in centro, lo scontrino
non incastra Capellato
A vuoto i primi accertamenti dattiloscopici sulle impronte presenti sullo scontrino del parcheggio trovato a bordo del furgone della vittima: è passato troppo tempo
A sollecitare la consulenza i legali di Leonardo Panarisi. La loro tesi è che a pagare il parcheggio e a ritirare lo scontrino dal parcometro quel sabato pomeriggio di undici mesi fa non sia stato Antonio Di Giacomo, ma lo stesso Emanuel Capellato, coimputato di Panarisi per omicidio volontario che, così facendo, avrebbe voluto crearsi un alibi.
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