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Giovedì 09 Settembre 2010
Diecimila euro per la Mannoia
Bufera in comune a Fino
Le opposizioni si scatenano contro la giunta ma il sindaco Giuseppe Napoli resta convinto della bontà dell'iniziativa del conerto. Un imprevisto che non ci voleva per le già malferme casse di Villa Mambretti, che negli ultimi mesi hanno faticato a coprire alcune voci importanti
«Ho sempre sostenuto che non si poteva raggiungere un pareggio e che le spese alla fine sarebbero state molto onerose per le casse comunali – attacca Luigi Pecorelli, consigliere di Uniti per Fino –. Chi ha pagato il biglietto giustamente ha avuto in cambio una serata indimenticabile dall'artista ma perché devono pagare anche tutti quei cittadini finesi che non ci sono andati? Credo che la responsabilità politica di tale disastro dei conti del concerto sia da attribuire al sindaco Napoli, che come al solito gioca con le casse del Comune, e all'assessore Luca Cairoli che dovrà rendere conto di questa disfatta». Il consigliere provinciale del Pdl, poi, richiama gli elementi critici del Comune in questo periodo: «Sarebbe stato meglio utilizzare questi soldi per sistemare qualcosa in paese, come le certificazioni mancanti degli edifici pubblici, dando prova di essere un buon padre di famiglia. Il sindaco e la maggioranza che lo sostiene dovrebbero farsi un esame di coscienza e conseguentemente abbandonare l'amministrazione per il bene comune, prima che sia troppo tardi». Non meno decise le critiche di Massimo Tagliabue, di Al centro per Fino, che si rifà alla cultura classica: «La politica del sindaco Napoli panem et circenses, senza però il pane ma con i cantanti al posto delle corse dei cavalli, o degli asini, si commenta da sola. Tenendo in considerazione la situazione finanziaria del Comune lo ritengo il responsabile di questo disastro. Ancora una volta dimostra la sua totale incapacità amministrativa nel ricoprire, soprattutto in un momento come questo, il ruolo di sindaco». A differenza di Pecorelli, però, Tagliabue, forse in un'ottica di scenari futuri, salva l'assessore Cairoli, il quale si starebbe «prodigando per recuperare il contributo provinciale di 20mila euro». Pur ammettendo che qualcosa non sia andato per il meglio, Giuseppe Napoli difende la scelta del concerto: «C'è stata la volontà di tenere bassi i prezzi per dar modo ai cittadini finesi di partecipare. Il concerto è stato un successo, certificato dall'assessore provinciale Achille Moioli che l'ha definito lo spettacolo migliore di tutta la rassegna estiva provinciale. Alcune spese che credevamo fossero comprese non lo erano, ma è stato il nostro primo concerto e, se dovessimo rifarlo, non ci sarebbero variazioni. Rimane una scelta che rifarei perché molti spettatori da fuori hanno potuto conoscere la nostra realtà e non va dimenticato nemmeno la dimostrazione data dai nostri volontari alla riuscita della serata».
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