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Sabato 11 Settembre 2010
Su Como un valanga
di bollette pazze
Enel gas sbaglia i conteggi e centinaia di utenti hanno pagato in anticipo delle somme non dovute. Ecco come riavere i propri soldi
Un gigantesco inghippo che ha riversato nelle case dei comaschi richieste di pagamento astronomiche, a maggior ragione se riferite a bollette estive, limitate al solo consumo di metano per la cucina e per l'acqua calda. Trecento, trecentocinquanta euro a volta, che la maggior parte degli utenti ha pagato senza accorgersene, magari non subito: si tratta di coloro che usufruiscono del servizio di domiciliazione bancaria e che ora si ritrovano ad avere anticipato somme che in qualche caso si sono rivelate davvero consistenti.
«Ho contattato il numero verde di Enel gas - racconta per esempio il signor Mario Porro, utente di Villa Guardia - Mi hanno risposto di pagare, assicurandomi che le somme in più saranno poi stornate dalle successive bollette. Quel che non si comprende è la ragione per la quale questo tipo di bolletta "pazza" sia stata recapitata soltanto a coloro che effettuano l'autolettura...». Pagare è più che un buon consiglio: è quasi un obbligo, perché la macchina non si ferma. Mai. E chi non esaurisce il proprio debito, a prescindere dal fatto che sia o meno dovuto, finisce per ritrovarsi senza gas. La società cerca di essere collaborativa. Ecco cosa segnala sul suo sito internet: «Nei casi di bollette errate, la maggiorazione sull'importo è determinata esclusivamente da un errore informatico che ha aumentato il calcolo delle stime dei consumi. L'errore, tuttavia, è circoscritto alle sole bollette emesse nel mese di luglio, inviate ai clienti che hanno fornito "autolettura", o per i quali l'azienda distributrice di gas ha comunicato una lettura del contatore nel periodo tra il 1 marzo e il 30 giugno 2010. Ci scusiamo per il disagio arrecato e rassicuriamo che stiamo già procedendo alla correzione dell'errore e alla riammissione delle fatture corrette. In particolare per i clienti con domiciliazione bancaria il rimborso è già stato effettuato direttamente presso l'istituto di credito incaricato dei pagamenti.
Infine, nei casi in cui è stato possibile recuperare l'errore prima della spedizione delle bollette, i clienti hanno ricevuto la bolletta corretta». Chi non fosse soddisfatto può rivolgersi alle solite associazioni di consumatori, che consigliano di non pagare (anche se poi, come detto, il rischio di vedersi tagliare l'erogazione è altissimo): per esempio sul sito internet di Federconsumatori (www.federconsumatori.it) è possibile scaricare il modulo utile ad avviare la procedura di contestazione.
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