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Sabato 25 Settembre 2010
Carugo, graffitari sorpresi
e "costretti" a ripulire
Gli agenti della polizia locale li hanno fermati mentre cercavano di colorare a colpi di spray la vasca di laminazione della zona di Sant'Ambrogio, vicino alla riserva naturale della Fontana del Guerc. Il sindaco ha scelto di non procedere con una denuncia, ma i tre sono stati obbligati a sistemare i danni
E' successo l'altro giorno alla vasca di laminazione della zona di Sant'Ambrogio, vicino alla riserva naturale della Fontana del Guerc, dove alcuni residenti hanno notato dei movimenti strani. Complice il fatto che fosse pomeriggio, e quindi le sagome in lontananza apparivano chiaramente visibili così come le loro intenzioni, non hanno esitato a chiamare la polizia locale: dopo pochi minuti sul posto sono arrivati il comandante Fabrizio Zuccon e l'agente Luca Curchi che hanno sorpreso tre ragazzi con le bombolette spray ancora in mano.
«Era palese quello che stavano facendo – conferma il comandante – e visto che già da qualche tempo ricevevo segnalazioni di graffiti fatti su quell'opera pubblica senza però che nessuno mai vedesse i reali autori, ho attribuito a loro la paternità delle altre scritte». Ce n'era abbastanza per condurli tutti e tre in municipio, nella sede della polizia locale dove, dopo aver registrato le generalità di ognuno (sono ventenni della zona, tra cui anche un carughese) si doveva decidere il da farsi. Procedere con una denuncia formale o pensare a una punizione alternativa e rieducativa? «Abbiamo optato per la seconda ipotesi – conferma il sindaco Marco Melli – perché ragionando insieme abbiamo fatto capire loro che l'esigenza di essere creativi ed espressivi non può andare a ledere un patrimonio pubblico, che è di tutti e quindi anche loro. Hanno fatto un esame di coscienza e alla fine hanno capito che era il caso di mettere riparo a quello che avevano appena fatto».
Al posto della denuncia, quindi, si sono preferiti i pennelli e la vernice e, soprattutto, tanto duro lavoro perché nonostante non ce ne fossero le prove, anche tutti gli altri graffiti e disegni trovati sulle pareti della diga della vasca di laminazione sono stati attribuiti ai tre giovani e a loro è stato affidato il compito di cancellarli.
«Hanno passato tre giorni interi, mattina e pomeriggio, a dipingere di grigio le pareti per riportarle pulite com'erano un tempo – conclude il comandante Zuccon -. Spero che questo modo di intervenire, che ha preferito un'azione costruttiva a una repressiva, induca i ragazzi a riflettere su ciò che hanno fatto. Magari la prossima volta ci penseranno meglio sul fatto che non ci si deve comportare così».
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