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Sabato 25 Settembre 2010
Tex festeggia quota 600
con la copertina del comasco Villa
Il edicola il numero del record: il ranger fu creato nel 1948 da bonelli padre e Galep - Dall'esordio "a striscia" alle risptampe, un film e persino gli sceneggiati radiofonici - Nella copertina - la duecentesima consecutiva disegnata dal copertinista ufficiale Claudio Villa, comasco di Lomazzo
Nella copertina - la duecentesima consecutiva disegnata dal copertinista ufficiale Claudio Villa, comasco di Lomazzo di stanza ad Albavilla, appena premiato a Romics con il Romics d'oro - un Tex molto evocativo campeggia sul numero «600». La storia è scritta da Mauro Boselli e disegnata da un grande maestro texiano, il senese Giovanni Ticci, specialista nelle armi e nei territori ricchi di conifere.
È lo stesso Villa a spiegare la genesi della copertina del 600: «È molto particolare. Un disegno che era stato pensato per il numero 500, per il quale, però, si preferì poi una scena d'insieme, Tex con tutti i pards. È un disegno in cui basta la figura di Tex, sovrapposta al numero 600, su uno sfondo bianco per orientarsi fra i tanti colori in edicola. Una copertina che si "vede" da lontano, insomma, da grandi occasioni qual è questa. La "posa" di Tex è ispirata a quella di John Wayne nella locandina del film Sentieri selvaggi (The Searchers, I cercatoridel mitico regista John Ford del 1956: ho voluto idealmente accomunare due grandi figure del West, due autentiche icone...».
L'editore Sergio Bonelli, figlio non solo d'arte dell'indimenticabile Gian Luigi, riassume così la trama del numero 600: «Boselli ha imbastito una storia avventurosa che vede i pards muoversi nel Grande Nord, chiamati in soccorso dal colonnello delle Giubbe Rosse Jim Brandon. Un isolato avamposto nel cuore del territorio del Nord-Ovest, Fort Hope, è stato attaccato da una tribù indiana sconosciuta che indossa pelli di lupo e si nutre di carne umana. Due degli uomini più fidati di Brandon sono stati catturati dai misteriosi assalitori e rischiano di rimetterci la vita. Tex e i suoi devono inoltrarsi fino ai limiti della tundra artica per raggiungere le sinistre “colline della nebbia”, regno dei pericolosi Demoni del Nord...».
Tex nacque originariamente «Killer», ma il cognome sin dall'esordio fu deviato in Willer. il ranger veloce con la pistola, dall'aria dura e impenetrabile, ma strenuo difensore della giustizia e della verità, anche a costo di violare la legge. Willer combatte contro i criminali di qualsiasi risma, dal semplice "rubagalline" al politico corrotto, che infestano il selvaggio West.
«Per tutti i diavoli, che mi siano ancora alle costole?»: con questa frase il personaggio bonelliano debuttò nel mondo dei fumetti nella prima storia della settimanale Collana del Tex, Il totem misterioso, pubblicata il 30 settembre 1948, 36 pagine a 150 lire, nel tipico formato "a striscia" (16,5 x 8 centimetri). La striscetta de Il totem misterioso è oggi un oggetto "cult" per i collezionisti: una copia "distrutta" vale quasi tremila euro, una in ottime condizioni quasi 50mila.
Dopo la serie settimanale a strisce, all'inizio degli anni Cinquanta, comparvero le cosiddette "raccoltine", con le copertine in cartoncino disegnate da "Galep" e nelle quali veniva accorpato un certo numero di albetti. Dal 1959 in poi, si adottò il cosidetto «formato Tex» tutt'ora in vigore e nel quale escono tutti gli altri fumetti di successo pubblicati da Sergio Bonelli Editore: da Dylan Dog a Martin Mystère, da Zagor a Nathan Never): i primi 95 albi raccoglievano tutte le storie contenute nelle strisce, i seguenti le nuove storie inedite. Il successo delle avventure de ranger ha poi porato a tre ristampe della serie - Tex tre stelle, TuttoTex e Tex nuova ristampa - oltre ai MaxiTex (detti "balenotteri") e ai Texoni. Dal febbraio 2007, il gruppo Repubblica-L'Espresso sta riproponendo settimanalmente, dalla prima, le storie di Tex nella Collezione storica a colori con copertine inedite di Claudio Villa ispirate - reinterpretate, non "copiate" - a quelle originali di Galep.
Il "fenomeno" Tex non poté non attirare l'attenzione dell'industria cinematografica, sempre pronta nella trasposizione su celluloide di best sellers e fumetti. Nel 1985 uscì il film Tex e il signore degli abissi diretto da Duccio Tessari, con Giuliano Gemma protagonista. Avrebbe dovuto fare da apripista a una serie televisiva sul ranger che, però, non vide mai la luce: la pellicola, infatti, si rivelò un grosso "flop" commerciale.
Persino Radio Radio 2 ha mandato in onda delle storie di Tex riadattate in forma di sceneggiato radiofonico: Le avventure di Tex Willer, in 20 episodi, la cui prima trasmissione risale al 2001, e Ombre nella notte, in 10 episodi, trasmesso per la prima volta dal 21 giugno al 2 luglio 2004, senza contare la serie di videogiochi intitolata all'immortale ranger messa in commercio negli anni Novanta. E il successo, soprattutto in edicola, non conosce tramonto.
Andrea Cavalcanti
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