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Martedì 28 Settembre 2010
Il "Sillabario" di Roncoroni
Un viaggio nella memoria
Il libreria dal 30 settembre il nuovo libro dell'italianista comasco: un percorso sentimentale - ma sempre all'insegna del divertimento -attraverso 182 parole "da salvare, o da buttare, che mi permettono di parlare di me, della mia educazione, dei miei amori letterari, delle mie esperienze"
Si intitola "Sillabario della memoria" (Salani, 300 pag, 15 euro) il nuovo libro di Federico Roncoroni, prolifico autore di saggi e soprattutto testi di grammatica, che per la prima volta si cimenta con un testo narrativo. Il volume, in uscita il 30 settembre, è una sorta di autobiografia costruita attorno a 182 parole che l'autore ha scelto fra le molte che hanno assunto un significato particolare nel corso della sua vita. "Ho coniugato il piacere di ricordare e di raccontare con l'amore per le parole - spiega Roncoroni - Circa 200 parole (per l'esattezza 182) da salvare, o da buttare, che mi permettono di parlare di me, dei compagni di scuola e di collegio, degli amici, degli scrittori, poeti, e artisti, che ho frequentato, delle donne che ho conosciuto, dei miei nonni, della mia educazione sentimentale e sessuale, dei miei amori letterari, delle mie esperienze - belle e brutte -, e di raccontare attraverso le etimologie la storia di quelle parole, parole che volta a volta, hanno dato un nome a quelle amicizie, a quelle esperienze e a quei rapporti".
Un viaggio nel tempo, aggiunge l'autore, che intende far rivivere, attraverso le parole, "non tanto la mia vita, che è poca cosa, ma la vita del nostro paese tra gli anni Cinquanta del secolo scorso e oggi, tra “fuffa” e “pisquano”, tra “accidia” e “callipigia”, tra “abbo” e “cippelrimerli!”, “calamari e “catorcio”, “frascetta” e”frescone”, “pacioccone” e “pelanda”, ”anemia perniciosa” e “impicetta”, “pipita” e “Potta Continua”, scuffia e tumido”, “sottoveste e “tampinare” e altre parole che qui è meglio non scrivere".
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