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Giovedì 30 Settembre 2010
Inseguiti in centro
Due arrestati a Como
Ancora un inseguimento in centro storico, dove ieri mattina - di fronte a decine di passanti - la polizia ha fermato due cittadini romeni che fuggivano verso la stazione di Como San Giovanni con alcune centinaia di euro in profumi rubati, come al solito, da Coin, in via Boldoni.
L'inseguimento ha suscitato un certo allarme. Le volanti sono intervenute dopo che diverse persone, tra passanti e negozianti, avevano contattato la centrale operativa della questura per segnalare la presenza dei fuggitivi, due ventenni, dietro ai quali correva una terza persona che gridava e invocava aiuto. Gli equipaggi sono sbucati da piazza Cacciatori delle Alpi, bloccando entrambi in via Garibaldi: uno di loro avrebbe anche abbozzato un tentativo di resistenza, ma è stato subito immobilizzato. Stavano correndo da poco più di un minuto:usciti da Coin, e dopo essere stati avvistati dal personale della vigilanza interna, si erano diretti di corsa verso piazza Peretta, quindi in via Muralto, in piazza Volta e, infine, via Garibaldi. Entrambi ventenni, entrambi di nazionalità romena, saranno processati questa mattina, con rito direttissimo, in tribunale a Como. I loro nomi si aggiungono a quelli del gruppo di connazionali fermati dalla polizia due settimane fa in piazza Roma:stesso obiettivo, la profumeria di Coin, ma anche stesso metodo, costruito attorno all'impiego di una borsa più o meno capiente, che sia stata preventivamente foderata con della carta stagnola, unico metodo utile a vanificare i dispositivi antitaccheggio che si trovano ormai ovunque. La refurtiva di ieri ammonterebbe a circa 500 euro, ma il "monte bottino" degli ultimi mesi dev'essere ben più pingue. Non è soltanto un problema comasco: in tutto il Nord della Lombardia sono attive da tempo autentiche batterie di "predoni" più o meno specializzate in furti ai danni di esercizi commerciali, gente che su beni costosi come i profumi ha costruito piccole fortune. Un vero e proprio business, che attira non solo rom, ma spesso anche giovani uomini e giovani donne, gli uni e gli altri attirati dalle chance di un guadagno in apparenza facile e garantito. Generalmente i profumi vengono esportati tutti in Romania o verso i paesi dell'est europeo, per essere sistematicamente rivenduti. Più esigua la parte di refurtiva che rimane invece sul territorio nazionale, in ogni caso rivenduta immediatamente e di fatto irrecuperabile.
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