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Venerdì 01 Ottobre 2010
Terreni comunali in vendita:
San Fedele "boccia" la petizione
Voto contrario in consiglio alla raccolta di firme - 450 - promossa da rappresentanti della minoranza per fermare la cessione di aree vicino alla piscina
Dopo un'accesa discussione, dai banchi dell'opposizione è arrivata la richiesta del voto per appello nominale che ha portato alla decisione di respingere la richiesta di annullare la delibera relativa all'alienazione dei terreni. Nella maggioranza non è mancata una voce di dissenso, l'astensione dell'assessore alle politiche giovanili Stefano Agnese che ha chiesto maggiore sensibilità verso i giovani.
«Ero e sono contrario alla vendita di quei terreni - ha dichiarato Agnese -. La destinazione originaria e il mio auspicio è quello che un giorno si possa vedere edificato su quei terreni un centro polivalente».
Un invito diretto al sindaco a ritornare sui propri passi è arrivato da Sergio Lanfranconi che ha contestato alla maggioranza di non aver prestato fede alle promesse contenute nei programmi elettorali degli ultimi due mandati: «Non si sono visti nè campi nè palazzetti - ha sottolineato Lanfranconi - e per giunta ora si vuole vendere un terreno acquistato dal comune proprio per la realizzazione di un impianto sportivo».
Anche Gianni Mazzetti e Giuseppe Gaddi hanno chiesto al consiglio di rivedere la decisione: «Sospendiamo la delibera - ha detto Mazzetti -. Il nuovo piano del governo del territorio si può sempre modificare e a vendere si fa sempre in tempo».
Incisivo l'attacco di Aldo Quadroni del gruppo San Fedele per San Fedele: «Sindaco, non commetta l'errore di considerare la raccolta di firme un referendum pro o contro la sua amminsitrazione. Ci sono firme di cittadini che hanno votato la vostra lista e cittadini che hanno sostenuto le opposizioni. Sono semplicemente 450 cittadini che non capiscono la logica di precludere un futuro sviluppo del polo sportivo più ampio della Valle d'Intelvi . Non vogliamo nè alberghi nè villette, ma un centro sportivo».
Decisa la replica di Rosalba Andretti: «Il ricavato della vendita dei terreni non va nelle tasche degli amministratori. E' denaro pubblico che sarà destinato per la realizzazione di opere di fondamentale importanza».
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