Bruni contro Gaddi:
"Basta mostre con il piattino"

Como: è chiaro il sindaco e nel mirino c'è, ancora una volta, l'assessore alla Cultura, "colpevole" del buco di 180mila euro della mostra dedicata ai capolavori di Rubens

f.angelini

COMO «Basta alle mostra fatte con il piattino, serve una svolta nella raccolta fondi». È chiaro il sindaco Stefano Bruni e nel mirino c'è, ancora una volta, l'assessore alla Cultura Sergio Gaddi "colpevole" del buco di 180mila euro della mostra dedicata ai capolavori di Rubens. Soldi mancanti in parte per questioni legate all'Iva e per maggiori spese (rispettivamente 45mila e 20mila euro), ma in larga misura per sponsor privati e pubblici che non hanno versato i contributi previsti. «Io non ho tenuto rapporti con nessuno sponsor - ha precisato il sindaco - e il soggetto promotore è l'assessore Gaddi. Come può pensare che la Fondazione Cariplo paghi se nessuno l'ha chiesto? Cha la Provincia dica di non aver ricevuto richieste, invece, è cosa diversa. Che non abbia i soldi e faccia fatica è un conto, ma lì ci sono rapporti istituzionali consolidati. In ogni caso il found raising (reperimento di fondi) è stato gestito in modo dilettantistico, anzi, da esordiente. Abbiamo iniziato a fare le mostre girando con il piattino per chiedere contributi, ma adesso basta». E ancora: «L'assessore al Bilancio (Gaddi, ndr) commissari l'assessore alla Cultura (sempre Gaddi, ndr). Spero si faccia ancora la mostra, ma tempo di no. Spero comunque di essere smentito. Serve un soggetto specializzato nel trovare fondi, ma bisogna muoversi subito. Gaddi presenti una proposta credibile perché la mostra con il piattino non si può più fare. Starà alla sua intelligenza chiedere collaborazione di altri colleghi». In pratica tutto nelle mani dell'assessore curatore che sarà artefice del suo destino e di quello della prossima mostra. Gaddi dal canto suo ha detto: «Secondo me questo è un investimento indispensabile per una città come la nostra che in otto anni si è creata un prestigio enormemente superiore alle risorse investite peraltro decisamente inferiori ad altre realtà. Tutti sanno che le mostre portano ricchezza e che le nostre dal punto di vista finanziario hanno un incasso da biglietteria altissimo, di circa il 50%. Per quanto riguarda la struttura di found raising concordo con il sindaco e infatti già per la mostra di Rubens ha iniziato ad operare. A questo punto naturalmente il nostro obiettivo è proseguire in questa direzione trovando sponsor che di fronte a 80mila visitatori non abbiano paura di 10mila euro».

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Mercoledì 06 Ottobre 2010

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