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Mercoledì 06 Ottobre 2010
Bonifica nell'ex Ticosa
a rischio i posti auto
Como: in una città già in affanno si preannuncia un inverno particolarmente difficile. Colpa delle opere nell'area dell'ex tintostamperia che andranno a cancellare 295 parcheggi, occupati quotidianamente dai moltissimi pendolari che lavorano in città
Palazzo Cernezzi prevede di iniziare i lavori - e quindi di chiudere l'area di sosta - entro un mese, ma più verosimilmente, soprattutto in considerazione del fatto che la gara per l'assegnazione delle opere non è ancora stata fatta, il via dovrebbe avvenire con l'inizio dell'inverno e, di conseguenza, in concomitanza con l'anno tradizionalmente più caotico per la viabilità cittadina: quella dello shopping natalizio.
Per sei mesi - e quindi fino al termine della primavera - non sarà più possibile utilizzare l'area della Ticosa come parcheggio. Se è vero che probabilmente entro Natale aprirà l'autosilo di viale Lecco, destinato a soddisfare - anche se solo in parte - la sete di posti auto in città, è anche vero che il parcheggio nella ex Ticosa è particolarmente gettonato per via dei costi contenuti.
Dal canto suo l'amministrazione comunale, per voce dell'assessore Stefano Molinari, promette: «Cercheremo di mantenere qualche spazio per le auto, nonostante bonifica». E poi aggiunge: «Stiamo accelerando i tempi per allargare l'area di sosta di San Giovanni. Inoltre l'autosilo della Valmulini, ora che il Sant'Anna ha traslocato, ha più spazio». Il Comune rilancia così l'abbonamento da 35 euro al mese, comprensivi dell'utilizzo del bus.
Resta comunque un incognita la data di inizio dei lavori di bonifica nel sottosuolo dell'ex tintostamperia cittadina. La gara per l'assegnazione del cantiere doveva tenersi a settembre, ma è saltata, una proroga - aveva spiegato Palazzo Cernezzi - decisa dopo che all'amministrazione sono arrivati «alcuni quesiti posti da possibili concorrenti interessati alla gara d'appalto per la bonifica dell'area ex Ticosa». La nuova data è stata fissata per il 18 ottobre prossimo, con apertura delle buste il 19. La proclamazione del vincitore dovrà poi essere seguita dall'assegnazione dell'appalto e dalla stipula del contratto e questo - inevitabilmente - dilaterà i tempi, facendo coincidere il via dei lavori con l'inverno.
La bonifica è accompagnata dalle polemiche legate ai costi, per via di una differenza di 749mila euro tra quanto previsto all'inizio e quanto stimato successivamente sulla base del lavoro dello specialista che ha reso esecutivo il piano di bonifica. Differenza che porta l'esborso per Palazzo Cernezzi a oltre 2 milioni di euro.
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