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Martedì 12 Ottobre 2010
Cantù, parte dalla Tremonti
la polemica sulle mostre
L'artista, consigliere comunale, interroga il sindaco sui criteri seguiti per assegnare gli spazi e finanziamenti pubblici ad alcune, recenti mostre d'arte, organizzate non da artisti, ma da commercianti
A latitudini canturine, però, i ruoli s'invertono. Nel suo mirino, ancora una volta, finisce il sindaco Tiziana Sala, ma nella veste di assessore alla cultura. A lei infatti chiede chiarimenti sui criteri in base ai quali gli spazi pubblici a disposizione per eventi culturali come Villa Calvi e corte San Rocco vengono assegnati «come nel caso Gauli e ora al gallerista Luciano Prezzati, a persone che non fanno arte ma mercato», si legge nell'interrogazione con risposta scritta protocollata in municipio. Nessun attacco alla rassegna antologica dedicata a Giovanni Mason che resterà in Villa Calvi fino al 28 novembre. Altri sono i bersagli, e palesi i riferimenti. Il primo, alla mostra “Gauli e il tempo di Corrente”, restata nell'ex municipio di via Roma fino al 4 luglio. «Tengo a precisare – si legge nel documento di Angiola Tremonti - che, dopo gli esborsi generosi e forse ingenui di denaro pubblico per la mostra Gauli ora tale mostra è passata al centro commerciale Bennet, pubblicizzata anche sui giornali. Il promotore della mostra Gauli risulta e risultava essere il gestore, in permanenza venditore d'arte, presso lo stesso centro commerciale». Costi che tra allestimento, poster pubblicitari, rinfresco, catalogo e «rifacimento sovracopertina più leggibile» dello stesso, ammontano a 10.785 euro. In tutta evidenza, quindi, non pare certo il novantaquattrenne Gauli, ultimo esponente di Corrente, il destinatario degli strali di Angiola Tremonti quanto chi, a suo avviso, avrebbe usato Villa Calvi come prestigiosa vetrina per i pezzi da vendere.
In seconda battuta, ne ha anche per il gallerista Luciano Prezzati, curatore della mostra di autori contemporanei – “Grandi maestri, chiaristi, emergenti” – attualmente in corte San Rocco. Nello specifico, chiede di conoscere «quali documentazioni siano state acquisite e a quale titolo anche per avere di ogni opera un certificato di provenienza e autenticità», inoltre, questo l'oggetto dell'interrogazione, Tremonti domanda se «l'assessorato alla cultura ha deciso di dare gli spazi pubblici e quindi di investire dei danari per supportare i galleristi o mercanti d'arte in genere?». Accuse alle quali il sindaco Tiziana Sala ha scelto, al momento, di non replicare.
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