Regina, torna l'allarme Tir:
tra due settimane basta divieto

I camion di tutte le nazionalità  e dimensioni potranno tornare a circolare liberamente lungo la dorsale della sponda occidentale del lago

TREMEZZO - I tormenti della Regina non sono finiti in quanto tra due settimane esatte, se non interverranno altre disposizioni,  i tir di tutte le nazionalità  e dimensioni potranno tornare a circolare liberamente lungo la dorsale della sponda occidentale del lago.
Il 31 ottobre, infatti, cessano gli effetti dell'ordinanza temporanea firmata dal prefetto Michele Tortora lo scorso 16 luglio in base alla quale tra Como e Menaggio viene disposta la sospensione giorno e notte del transito dei veicoli con lunghezza superiore ai metri 7,50 con esclusione del traffico locale costituito dai veicoli dei residenti sul territorio della provincia e dei veicoli destinati al carico-scarico di merci e persone a favore di privati e aziende residenti nel territorio lariano.
Il provvedimento prefettizio era stato accolto con favore dagli operatori, ma poi alla resa dei fatti non erano mancate le critiche per l'inadeguatezza della segnaletica collocata dall'Anas agli imbocchi della statale con cartelli di troppo modeste dimensioni e di difficile interpretazione, oltretutto scritti solo in italiano a fronte di un divieto che per un'elevata percentuale riguardava autisti e veicoli stranieri.
Il problema è stato sollevato nell'aula consiliare del municipio di Tremezzo in occasione dell'incontro con il capo compartimento Anas di Milano Claudio De Lorenzo. Nell'occasione, sia il presidente di Confartigianato imprese Cornelio Cetti che il presidente dell'associazione albergatori Lago di Como Alberto Proserpio hanno lamentato il fatto che le disposizioni prefettizie non sarebbero state fatte rispettare con il dovuto rigore, forse in relazione all'entità ragguardevole delle sanzioni, 380 euro di multa, ritiro per almeno un mese della patente, fermo amministrativo del veicolo per un mese.
Il prefetto Michele Tortora, presente alla riunione, ha promesso una verifica con i sindaci e i rappresentanti delle forze dell'ordine onde stabilire il da farsi.

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