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Giovedì 21 Ottobre 2010
Appiano: botte tra ragazzine
per una foto su Facebook
Una spedizione punitiva in piena regola. Botte fra rminorenni e la fermata del bus di piazza Libertà atrasformata in un "ring" con spettatori attoniti e una persona intervenuta per portare a più miti consigli le giovani coinvolte ma che, come ringraziamento, si è presa la sua razione di sberle
APPIANO GENTILE Una spedizione punitiva in piena regola. Botte fra ragazze minorenni e la fermata del bus di piazza Libertà ad Appiano Gentile trasformata in un "ring" con spettatori attoniti e una persona intervenuta per portare a più miti consigli le giovani coinvolte ma che, come ringraziamento, si è presa la sua razione di sberle.
Il fatto è avvenuto nel primo pomeriggio di martedì è ha visto protagoniste minorenni, da un lato una di 17 anni e l'altra di 16 che si sono presentate alla fermata del bus per dare una lezione a una quattordicenne, colpevole ai loro occhi di avere pubblicato sul social network Facebook la foto della sorella di una di loro con commenti poco piacevoli. Quando il bus è giunto alla fermata, la giovane è scesa e si è trovata di fronte le due rivali: fra loro è iniziata una discussione, inizialmente a base di insulti e parolacce ma poi è degenerata in pugni e calci. La quattordicenne è caduta a terra e ben presto ha avuto la peggio ma la scena non è passata inosservata in piazza ad Appiano Gentile e un'altra ragazza, una diciottenne, è intervenuta in suo aiuto. Anche questa seconda giovane ha però avuto ben presto la peggio e ha ricevuto calci e pugni dalle due giovani determinate a portare a termine la loro spedizione punitiva.
Quando il parapiglia si è concluso, le due ragazze aggredite sono tornate a casa dai rispettivi genitori e, prima di recarsi in ospedale per farsi curare le ferite riportate nella zuffa in piazza (contusioni e graffi), si sono recate alla caserma dei carabinieri per raccontare i fatti. Allo stato attuale non sono state sporte formali denunce, ma le persone coinvolte hanno comunque 90 giorni a disposizione per eventualmente adire le vie legali.
Per ora la vicenda si è conclusa con un incontro del maresciallo della caserma di Appiano Gentile con le due ragazze che si è tenuto nella scuola delle giovani. Loro hanno spiegato le motivazioni del gesto e il militare ha specificato i rischi ai quali possono andare incontro. Il maresciallo ha poi messo in contatto le famiglie di tutte e quattro le giovani coinvolte affinché si chiarissero per una rappacificazione, che sarebbe la soluzione migliore per una vicenda decisamente triste.
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