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Domenica 24 Ottobre 2010
Da via Milano al lungolago
le strade pericolose della città
Via Milano, il lungolago, via Borgovico. Sono queste le tre strade più pericolose di Como in base al numero di incidenti rapportati anche alla lunghezza della via e al numero di vicoli che la percorrono. I dati sono stati forniti ieri dai due consiglieri della lista civica "Per Como" Roberta Marzorati e Mario Molteni.
COMO - Via Milano, il lungolago, via Borgovico. Sono queste le tre strade più pericolose di Como in base al numero di incidenti rapportati anche alla lunghezza della via e al numero di vicoli che la percorrono. I dati sono stati forniti ieri dai due consiglieri della lista civica "Per Como" Roberta Marzorati e Mario Molteni.
«Il presidente dell'Acus - spiega Marzorati - Lavatelli aveva chiesto di conoscere i numeri degli incidenti stradali e, per questo abbiamo chiesto agli uffici che ci hanno fornito uno studio effettuato tra il 2002 e il 2006. E sulla base del quadro facciamo tre richieste all'amministrazione: la chiusura al traffico di via Milano alta visto che solo il 16% dei veicoli sono effettivamente diretti lì. Chiediamo poi di puntare sulla realizzazione di una pista ciclabile sul nuovo lungolago e di procedere con la Borgovico bis, che è assolutamente necessaria». Nel dettaglio in via Milano si sono verificati 76 incidenti con morti e feriti, 41 sul lungolario Trento e 52 in via Borgovico. La strada con più incidenti in assoluto (ma è anche una delle più lunghe e trafficate) è stata via Varesina con 223 sinistri, seguita dalla Napoleona e dalla Canturina. Lo studio è stato condotto dal settore Viabilità del Comune di Como e si basa sul numero di incidenti che hanno coinvolto pedoni, ciclisti e motociclisti nel periodo 2002-2006, in cui si sono registrati feriti e morti. Il numero di incidenti, però, non basta a classificare la pericolosità di una strada. La pericolosità, infatti, è data dal rapporto tra quanto una via è trafficata, quanto è lunga e il numero di incidenti. Ecco perché la Varesina si piazza solo al 12esimo posto. Gli incidenti mortali sono stati 26, mentre quelli che hanno coinvolto pedoni, ciclisti e motociclisti si sono verificati praticamente ovunque, ma con tre punti critici: l'incrocio tra via Grandi e via Milano anche con l'innesto di via Alciato, l'intersezione tra via Milano bassa e via Cigalini e viale Lecco.
Marzorati e Molteni hanno anche fatto sopralluoghi sul lungolago, in viale Lecco, in via Milano e in via Borgovico e parlato con i residenti e con la polizia locale. «Il lavoro - ha commentato Molteni - è solo all'inizio. Siamo partiti da Sagnino e Tavernola, con questo pacchetto di proposte ci siamo spostati in centro e, il prossimo passo sarà la via Rienza dove ci sono i ragazzini che prendono il bus fino a Camnago e poi tornano in città perché prenderlo in direzione Como è troppo pericoloso in quanto non riescono ad attraversare la strada». Molteni ha anche ricordato l'incidente mortale dell'estate scorsa in via San Giacomo costato la vita a un ragazzo. «La città non è fatta solo di grandi opere - hanno chiarito i due consiglieri - che poi tra l'altro sono tutte bloccate e impantanate, ma anche delle piccole cose. La sicurezza delle strade è una di queste ed è imprescindibile perché dietro ai 26 morti ci sono le famiglie e comunque bisogna fare di tutto per evitare incidenti. Invece la situazione delle strade è disastrosa e non ci sono nemmeno le strisce comunali dipinte».
La prossima settimana presenteranno un'interpellanza per chiedere interventi per via Milano, Borgovico e lungolago. Il passo successivo sarà la predisposizione di una serie di emendamenti al bilancio mirati proprio sul tema della sicurezza stradale. Sempre ammesso che l'amministrazione Bruni arriverà fino al bilancio in discussione all'inizio del 2011. In via Milano, tra l'altro, è in corso la mappatura delle patologie dei residenti dovute al troppo inquinamento in base a un protocollo sottoscritto da Comune e Asl su richiesta della lista civica.
Gi. Ro.
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