Como non è città
per i buongustai

«Città turistica che non regala grandi gioie agli appassionati, Como da qualche anno può vantare una meta da gourmet». Al ristorante «I Tigli a lago» di via Coloniola si sono anche sentiti un po' in imbarazzo quando sulla guida del Gambero Rosso hanno letto, sotto alle motivazioni della loro promozione, questa bocciatura globale della città.

COMO «Città turistica che non regala grandi gioie agli appassionati, Como da qualche anno può vantare una meta da gourmet». Al ristorante «I Tigli a lago» di via Coloniola si sono anche sentiti un po' in imbarazzo quando sulla guida del Gambero Rosso hanno letto, sotto alle motivazioni della loro promozione, questa bocciatura globale della città. A riprova del fatto che, secondo la famosa guida, in città non si mangi sempre bene, nell'edizione 2010 sono stati citati solo altri due ristoranti: «Il Giardino» di via Montegrappa e «Momi» di via Boldoni, che ha avuto un punteggio di 73 (massimo complessivo 100) come lo scorso anno. «I Tigli» invece ha guadagnato un punto 79 al posto di 78, più una forchetta. Resta comunque il punteggio più alto. E infatti la guida, dei Tigli, aggiunge: «Questo grazie alla passione dei titolari, che hanno sempre puntato sulla qualità senza compromessi. E i consensi di critica e pubblico hanno dato loro ragione. Protagonista della cucina il pesce freschissimo che arriva quotidianamente dal mercato di Mazara del Vallo. Poi un pizzico di fantasia, cotture essenziali e rispettose e il resto è fatto». Se l'aragosta, i tagliolini fatti in casa, i grissini e i dolci dei Tigli conquistano gli ispettori del Gambero Rosso, Momi esce a testa alta grazie «alla posizione vista Duomo (bonus) e ai menù prevalentemente di carne e piatti tipici regionali ideali per pranzi o spuntini di lavoro veloci». «Il Giardino», invece, conquista le lodi del Gambero Rosso grazie alla «sala riscaldata dal camino, la cucina di stampo tradizionale, con intrusi calabresi, sostanziose zuppe, tagliate e tartare e una cotoletta alla milanese fatta a regola d'arte oltre a un bel carrello di formaggi». Tre ristoranti soltanto. Più clemente l'Espresso che ancora promuove i Tigli a lago (13 e mezzo), Momi (13), Sant'Anna 1907 (12.5) e Storico (12.5). Citazioni per il Giardino, la Colombetta e l'Osteria rusticana. Del Sant'Anna 1907 si esaltano i piatti di pesce, dello Storico la freschezza del pesce e la cortesia, di Momi il fritto. Per tutti ci sono critiche a particolari piatti che l'ispettore ha ritenuto troppo appesantiti. Ma queste sono quisquilie.
Anna Savini

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