Homepage / Como città
Lunedì 25 Ottobre 2010
Sposarsi va di moda
Nozze country chic
Poca gente alla prima fiera OggiSposi a Villa Erba, ma solo perchè l'iniziativa non è stata troppo pubblicizzata. In realtà sposarsi sta tornando di moda. I ragazzi più giovani accettano la sfida di un amore eterno da festeggiare con banchetti in mezzo al verde che ricordano le campagne di una volta
COMO - Sarà che adesso si usa sposarsi come in un grande ed elegante pic nic organizzato nella tenuta di campagna, sarà che l'album di nozze viene meglio a 20 anni o forse sarà solo che in un mondo in cui va tutto male, in qualcosa di bello bisogna pur credere, ma sta di fatto che il matrimonio è tornato di moda. Proprio adesso che i divorzi hanno sfasciato due coppie su tre, proprio ora che nessuno si scandalizza più di fronte a una figlia che annuncia una convivenza, giurarsi eterno amore è diventato moderno come lo era cinquant'anni fa.
Lo dicono gli operatori di Noisposi, a Villa Erba così abituati a lavorare tanto, da essere sorpresi per la scarsa affluenza della fiera di Cernobbio. Si lamentano tutti della stessa cosa:«Sabato è stato un disastro, un vuoto totale». Lo dicono gli orafi Maragno di Valenza, gli espositori del Grand hotel Villa Castagnola di Lugano, gli arredatori varesini di Berti, le acconciatrici di Cinque più: «Poca gente». «Noi per fortuna, con la scusa del cioccolato, qualcuno di più abbiamo», cercano di non disperare allo stand Villa Lorenzo di Briosco dove gli acini d'uva finiscono sotto a una cascata di cioccolato caldo. Ci sono biscotti a forma di animaletti, marsh mallous e haribò varie, le coccole finali che vanno di moda insieme ai confetti anche allo Sporting club di Bellagio. Nonostante l'affluenza sia mimina, come confermano anche allo stand del Torchio di Montorfano e da Nomada, per chi vuole sposarsi a Paris, Dubai, Milano. Il problema è che c'è una fiera concomitante a Malpensa - dicono gli espositori milanesi - e quella fiera ha avuto una marea di pubblicità. Questa meno. Ed è un peccato perché, appunto, dicono tutti che sposarsi è tornato di moda. «Noi facciamo 80-100 matrimoni all'anno - spiegano allo stand di Villa Geno -. Stanno arrivano coppie di giovanissimi, adorano questo allestimento etno chic o country chic». Ci sono i vecchi armadi e le gabbiette degli uccellini, le cassette della frutta ridipinte per servire le posate insieme a mele verdi lucidissime. Piante verdi e mele dappertutto. È un ritorno alla casa della prateria. Lo dicono anche allo stand del ristorante sondriese la Brace dove i vigili hanno fatto spegnere le candele, che pure sono una costante in pranzi dove si recuperano i carrettini dei nonni per fare atmosfera e si servono piatti che arrivano dall'orto vicino. «Fino a tre anni i matrimoni erano calati del 40 per cento - dice Raffaella Cattaneo -. Adesso sono in crescita ogni anno del 10 per cento. La gente adesso è molto attenta anche all'allestimento non solo alla qualità di ciò che viene servito».
A Erba le chiamano merende della felicità. Vanno bene per gli sposi che detestano stare a tavola e preferiscono un prato con tanti cuscini bianchi. Menù di nozze: micropaninetti farciti, tartine al salmone, tartine della nonna e micro pasticceria preparata da Sartori. L'atmosfera è sempre quella. Pic nic ultra lusso, anche se c'è chi preferisce sposarsi in dicembre (una coppia ha appena prenotato Villa Geno). Cambiano stile, invece, gli sposi che scelgono il ricevimento sulle imbarcazioni della Navigazione. Si può prenotare Concordia, Orione, Manzoni, Plinio, Milano, Sposi, Fiore, Cormorano e via fino al catamarano. I prezzi oscillano dai 5mila e 600 euro del Concordia ai 1.100 del Papette, passando dai 5.100 dell'Adda ai 4.800 del catamarano, ai 3mila e 600 del Milano. «Nonostante la crisi sono tornati i matrimoni», dicono anche all'agenzia di viaggi Cartorange di Cantù. Le mete del viaggio di nozze sono le più disparate, dalla Polinesia al sud Africa. Gli svizzeri hanno abbassato i prezzi per far concorrenza ai comaschi (lo dicono allo stand di Villa Castagnola) e per le foto c'è solo l'imbarazzo della scelta. Ogni fotografo ha il suo stile. Si va dalle pose classiche a quelle in cui sparisce il fondo e tutti gli invitati si ritrovano su uno sfondo bianco come se fossero in uno studio fotografico o in una pubblicità.
Anna Savini
© RIPRODUZIONE RISERVATA