Cabiate: nasce l'auto sportiva
che costa come un'utilitaria

I due progettisti: "Siamo gli unici in Europa a scommettere su un progetto così innovativo. Nel 2011 produrremo 20-30 esemplari. Avrà una velocità massima di 220 chilometri all'ora. Prestazioni quasi da Ferrari e prezzo di vendita da Punto Abarth"

CABIATE Quando la crisi mette in ginocchio le tradizionali attività produttive, il lavoro sembra diventare un miraggio e molte piccole e medie aziende chiudono i battenti sconfitte dalla globalizzazione, dalle menti di giovani imprenditori locali possono nascere idee che non solo fanno breccia in un settore di mercato scoperto, ma che addirittura potrebbero aprire nuovi scenari in tema di mobilità. E' questo il progetto attorno al quale stanno lavorando il 35enne cabiatese Emanuele Longoni e il socio Claudio Vajani Magnaghi, 28enne milanese: realizzare «un'auto sportiva con prestazioni simili a una Ferrari, ma che costi come una Punto Abarth».
Un sogno? Niente affatto e per gli appassionati delle corse sportive, ma anche del tempo libero da trascorrere guidando un mezzo che dia soddisfazioni di un certo tipo, sta per arrivare un'auto carrozzata in fibra di carbonio. Solo 400 chili di peso, capace di sfrecciare da 0 a 100 metri in meno di 4 secondi sino a raggiungere una velocità massima di 220 chilometri orari grazie a un motore di concezione motociclistica, tant'è che il cambio sequenziale è meccanico e non automatico o elettronico. Per aumentare o diminuire la velocità si intervenire sulle palette presenti sul volante, scalando 7 marce disponibili (una è la retro che però funziona elettricamente perché, come si sa, sulle due ruote non è prevista), per un divertimento che pare assicurato. «Di certo, invece, c'è che siamo gli unici in Italia e in Europa a scommettere su un progetto di questo tipo - assicura Emanuele Longoni -: intendiamo renderlo disponibile sul mercato già dall'anno prossimo. Ne produrremo 20, massimo 30 esemplari l'anno per un costo che oscillerà tra i 20 e i 25 mila euro chiavi e targa in mano». Il prototipo è visionabile nello show room  “Lm Corse” recentemente inaugurato in via Roma a Cabiate dove attraverso la tecnologia interattiva è possibile consultare i disegni dell'auto del futuro. «Il telaio e il motore - spiega il giovane imprenditore - sono preparati in Inghilterra da dove noi importiamo e rivendiamo già macchine di una marca di auto supersportive: una volta conclusa la prima fase, lo scheletro dell'auto viene spedito in Italia dove noi provvediamo al cablaggio della parte elettronica, alla cura della aerodinamica e alla realizzazione della scocca in fibra di carbonio. A quel punto l'auto torna in Inghilterra per i collaudi e rientra in Italia con tutti i documenti che ne certificano l'omologazione».
L'auto sportiva del futuro a portata di portafogli meno gonfi di quelli che normalmente servono per far parte di questo mondo dorato, non è l'unico prototipo allo studio dei giovani imprenditori brianzoli: l'interesse, infatti, si è già spostato nel settore legno arredo dove «siamo stati i primi in Italia - conclude Longoni - ad aver realizzato un tavolo attrezzato con tecnologia interattiva in fibra di carbonio, stesso materiale usato per le sedie che lo completano».

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